
Utilizzavano il nome Prosecco senza nessuna autorizzazione. Per questo l’Icqrf ha sequestrato centinaia di confezioni di patatine Pringles in vendita in una catena di supermercati del Veneto: la stessa aveva acquistato il prodotto da un distributore olandese. Le patatine, appunto sprovviste di autorizzazione, indicavano tra gli ingredienti principali una non meglio precisata “polvere di Prosecco”: una sostanza sconosciuta e priva di qualsiasi riconoscimento da parte del Consorzio di tutela trevigiano visto che utilizzava il nome celebre vino senza alcuna autorizzazione. Quel che è certo è che si tratta di un aroma che – come ci ha spiegato Dario Vista, nutrizionista e tecnologo alimentare – da matrice liquida si ottiene attraverso la solidificazione con letto di maltodestrine. In ogni caso – avverte il nostro consulente – è un ingrediente che contiene anidride solforosa, un allergene, per cui la sua presenza nella lista degli ingredienti va indicata in grassetto.

Gli ha fatto eco il ministro Bellanova: “Furti di identità non possono essere consentiti” – Sull’accaduto è intervenuta anche la ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, secondo cui “i furti di identità non possono essere consentiti”. “Il sequestro – ha detto Bellanova – testimonia l’impegno forte del Ministero e dell’Icqrf, la nostra Autorità per la lotta alle frodi e la tutela della qualità, nel combattere l’usurpazione di nomi protetti italiani. Azione che avviene sia in Italia, dove esiste una legislazione organica a tutela delle indicazioni geografiche, sia all’estero e sul web”.









