Unicredit furbetta: applica tassi negativi sui conti correnti ma non sui mutui

L’annuncio è stato dato dallo stesso ceo Jean Pierre Mustier: dal 2020 Unicredit applicherà i tassi negativi sui depositi superiore ai 100 mila euro dei propri clienti. La ragione, come ha spiegato Mustier in un’intervista con Bfm Business Tv, è spingere i correntisti a non tenere i proprio fondi fermi ma farli girare investendo.

L’annuncio

Unicredit sarà, dal prossimo anno, la prima banca in Italia a trasferire i tassi negativi sui clienti, aggiungendosi a un crescente numero di istituti europei, come La berlinese Volksbank, che ha iniziato ad applicare un tasso del -0,5% sui depositi superiori a 100.000 euro o la Jyske Bank che addebita lo 0,75%. Il ceo di Unicredit ha spiegato che verranno offerte alla clientela, “soluzioni alternative ai depositi come ad esempio investimenti in fondi di mercato monetario senza commissioni e obiettivi di performance in territorio positivo”.

Ma quando si passa ai mutui…

Con una mossa così, sicuramente punitiva nei confronti dei clienti che non hanno intenzione di investire in azioni o obbligazioni, ci si sarebbe aspettato che la compagnia usasse la stessa logica nei confronti dei clienti a cui ha concesso un mutuo. Data la perdurante crisi economica, infatti, infatti il tasso d’interesse interbancario stabilito dalla Bce è negativo, e si riflette su Euribor e Irs, che sono gli indici di riferimento per i mutui a tasso rispettivamente variabile e fisso.In questo contesto, relativamente ai mutui con tasso variabile, gli istituti si stanno comportando sostanzialmente in due modi. Alcuni, come Intesa e Ing Direct, sottraggono l’interesse derivante dall’Euribor alla parte di interesse dello spread (praticamente la commissione che si riserva la banca), riducendo il tasso complessivo sulla rata. Altri invece applicano la clausola del “floor”, pavimento, e si comportano come se il tasso negativo fosse pari a zero. È una misura per non intaccare mai lo spread.

… Unicredit stabilisce la “soglia di sbarramento”

E tra questi chi c’è? Unicredit, che nel suo sito spieg: “Il tasso di interesse è la somma algebrica del parametro Euribor 3mesi e dello spread. Qualora tale calcolo determinasse un risultato negativo, il tasso d’interesse applicato al periodo sarà pari a 0. Il valore dell’Euribor 3mesi preso in considerazione ai fini del calcolo del TAN è pari a -0,31%, rilevato alla data del 7/5/2019″. In poche parole, quando c’è da spingere i correntisti ad investire invece che tenere fermi i soldi, il tasso negativo si applica, quando invece c’è da accordargli un vantaggio determinato dal mercato, Unicredit si accomoda sul “pavimento” e tanti saluti alle tasche dei mutuatari.