L’allerta Ue: la peste suina africana può decimare gli allevamenti europei

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Gli stati membri dell’UE dovrebbero applicare rigide misure di biosicurezza per combattere la peste suina africana (ASF), una malattia mortale suina che ha iniziato a diffondersi in Asia e in Europa orientale, ha detto Anca Paduraru, portavoce dell’UE per la salute pubblica e la sicurezza alimentare. “Ora è della massima importanza contenere la situazione sul campo – continua la portavoce – In particolare, c’è un’urgente necessità di migliorare e conformarsi alle rigorose misure di biosicurezza laddove necessario”. L’ASF è una malattia infettiva quasi sempre mortale per i maiali ma innocua per l’uomo. Purtroppo al momento non esiste un vaccino per combattere questo virus.

I paesi Ue già raggiunti dal virus

All’inizio di agosto, la malattia è stata rilevata in nove stati membri dell’UE: Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia e Romania, secondo l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, che ha formulato una serie di raccomandazioni e sottolinea la necessità di una maggiore biosicurezza nelle aziende agricole dell’UE. Secondo il Copa Cogeca, il sindacato europeo degli agricoltori e delle cooperative, nel mese di agosto sono stati notificati focolai anche in Slovacchia e Serbia.

Le conseguenze catastrofiche in Asia

A spiegare il rischio che conta la produzione europea di suini, ci pensa Thomas Sanchez, esperto di carne suina della Copa Cogeca, secondo cui la situazione in Asia è stata catastrofica, con focolai segnalati in Cina, Vietnam, Cambogia, Mongolia, Corea del Nord e Laos. Soprattutto in Cina, secondo l’agenzia di stampa Reuters la malattia ha gravemente colpito l’industria dei suini. Il secondo produttore cinese di maiali Muyuan Foods, ha dichiarato la scorsa settimana che le sue perdite sono aumentate rispetto allo scorso anno a causa della caduta dei prezzi dei maiali e dei costi sostenuti per combattere il virus. Sanchez spiega: “Esiste un fronte nord-sud di casi che avanzano verso ovest. La situazione in Romania è la più preoccupante”, con il 75% di tutti i suini del cortile ora infetti.

Carne suina non importata dalla Cina

Pur avendo chiarito che l’Unione europea non importa carne suina dalla Cina, la portavoce Ue ha dichiararo: “La migliore reazione è prendere le giuste azioni contro questa catastrofica malattia animale”, “Tutti gli Stati membri interessati devono applicare la legislazione europea. Ciò include misure di prevenzione e controllo da applicare laddove si sospetti o confermi l’ASF, nelle aziende o nei cinghiali “.