Il Consiglio di Stato ha confermato la necessità della diffusione di dati e informazioni, da parte delle autorità pubbliche, sui rischi per la salute e per l’ambiente provocati dall’uso scorretto dei telefonini cellulari. A comunicarlo è l’Associazione Apple (associazione per la prevenzione e la lotta all’elettrosmog) dopo che contro la pronuncia dei giudici di prima istanza i tre ministeri dell’Ambiente, della Salute, dello Sviluppo Economico e dell’Istruzione avevano presentato appello, che è stato accolto solo in parte. In una nota, Apple spiega che “nonostante la sentenza affermi – per motivi strettamente procedurali e non di merito – che i Ministeri non hanno un obbligo di legge ad effettuare una campagna informativa, il Consiglio di Stato conferma che informazione vi debba essere, ratificando i principali punti di merito fatti valere dall’Associazione”. La mossa del ministero della Salute, che si è limitato a dedicare una pagina del sito istituzionale al corretto utilizzo del telefonino, infatti, non è stata ritenuta sufficiente, visto che la maggior parte della popolazione non ha facilmente accesso a quelle informazioni.
L’associazione, con gli avvocati Stefano Bertone, Luigi Angeletti, Renato Ambrosio e Marco De Fazi, aveva presentato un ricorso al Tar del Lazio, che lo scorso 16 gennaio aveva ordinato al Ministero dell’Ambiente, al Ministero della Salute e al Miur di attivare una campagna di informazione a livello nazionale.