Dalla Spagna, che ha lanciato un allarme internazionale per una vasta epidemia di listeriosi, arrivano i primi risultati delle indagini in corso: Sarebbero stati individuati i focolai da cui è partita la contaminazione.
I prodotti a rischio
Come riporta El Pais che ha avuto accesso a documenti riservati, le analisi condotte in due siringhe per riempire la carne cruda (spesso per inserire il lardo nelle fibre) della società sivigliana Magrudis hanno dato risultati positivi alla presenza del batterio Listeria monocytogenes. “Ciò conferma che uno dei focolai dell’epidemia di listeriosi che ha già colpito 175 persone in tutta la Spagna, di cui 82 ricoverati in ospedale, si trova nello stabilimento di produzione dell’azienda nella capitale andalusa, che ha venduto i suoi prodotti sotto Marchio La Mechá”. Tra questi, il più popolare e considerato responsabile dell’epidemia è il polpettone, anche se altri sono stati realizzati anche nelle strutture, come lombo e cotiche di maiale al forno.
“Altri strumenti potrebbero essere contaminati”
Juan José RodrÃguez, professore ordinario all’Università Autonoma di Barcellona e membro della Società Spagnola di Sicurezza Alimentare, sottolinea a El Pais che “se le siringhe fossero contaminate, sicuramente anche altri spazi nella linea di produzione lo sarebbero”. Rodriguez ricorda infatti che “la siringa è uno strumento utilizzato per riempire la carne cruda, quindi i batteri inoculati non dovrebbero sopravvivere alla cottura”. “Sono informazioni preoccupanti perché rivelano contaminazioni diffuse e sconosciute per i responsabili dell’azienda”. Dunque, sarebbero due i gravi errori dell’azienda: Il primo legato ai problemi nell’igiene delle strutture, e il secondo la non rilevazione che la carne tritata era stata contaminata dalla listeria, nonostante il fatto che le normative vigenti richiedano che vengano analizzati almeno cinque campioni di ciascun lotto prodotto.
L’appello ai turisti
Oltre alla carne tritata, Magrudis produce nella sua pianta altri otto prodotti. Il governo andaluso ha chiesto al Consiglio comunale di Siviglia il 19 di prelevare un campione di questi prodotti e ha ordinato il loro ritiro dal mercato il 21. Il Ministero della Salute ha informato giovedì che nessun alimento venduto dalla società di Siviglia deve essere consumato. I prodotti Mechà non risultano venduti in Italia, ma se qualche turista li avesse comprati in Spagna, è pregato di non consumarli.