Tempo di piccoli lavoretti in casa. Niente di più facile che in questi giorni si decida di dare una rinfrescata a un cancello, un muretto, una parete…
I più previdenti e ordinati, andranno a caccia magari della vernice che avevamo utilizzato in parte e gelosamente conservata. Il dubbio è naturale: sarà ancora utilizzabile?
Consumer Reports, il mensile dei consumatori nordamericani, ha verificato le vernici a base d’acqua perché sono facili da applicare e da pulire rispetto alle vernici a base di olio. Sono anche il tipo più popolare. E ha stabilito che anche dopo aperte e parzialmente utilizzate possono durare anni, anche un decennio, oppure andare male in pochi mesi. “Quando il barattolo di vernice è rigonfio o il coperchio è gonfio, sai che qualcosa non ha funzionato”, afferma Rico de Paz, che supervisiona i test sulla vernice di Consumer Reports. “Significa che i microrganismi stanno mangiando la vernice e rilasciano gas, che genera pressione e gonfia la lattina.”
Oltre a un coperchio un barattolo gonfio, i segni che la vernice ha superato la sua vita utile includono una pellicola spessa, simile alla gomma, o il fatto che la vernice non si mescoli bene quando viene agitata o non rimane uniformemente miscelata per 10-15 minuti dopo la miscelazione.
Anche se la tua vernice sembra a posto, è una buona idea provarla su un pezzo di cartone. Vuoi assicurarti che possa ancora essere applicato facilmente con un pennello o un rullo, il colore è uniforme e la superficie è liscia e priva di particelle visibili, consiglia Consumer Reports.
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Il modo migliore per preservare la vernice all’acqua è conservarla in un contenitore ermetico per evitare l’evaporazione dell’acqua e impedire l’ingresso di microrganismi. Puoi tenerlo nella lattina originale – spiega Consumer Reports – o trasferirla in un barattolo pulito con un tappo a vite. Tenerla a temperatura ambiente significa che non conservarla in un garage o in un capannone, dove temperature estreme possono rovinarla.
