L’Agcom, dopo un’analoga sanzione per Tim, Wind 3 e Fastweb, ha multato per 580mila euro Vodafone perché, in presenza di rincari, non ha garantito il diritto recesso gratuito ai clienti e una completa e chiara informativa.
Secondo l’Authority, ad alcuni utenti, in fase di sottoscrizione, Vodafone aveva promesso che le offerte sarebbero rimaste sempre “fisse” e che quindi non avrebbero subito rincari futuri. Evenienza che invece si è verificata, a spese degli stessi.
“A partire dal mese di agosto 2018 – scrive l’Autorità nel provvedimento sanzionatorio – l’Agcom ha ricevuto numerose segnalazioni da parte di utenti che hanno rappresentato la mancanza di trasparenza e completezza delle informazioni fornite dalla Società in merito alle condizioni economiche di varie offerte di telefonia mobile impattate dalla manovra di rimodulazione decorrente dal 3 settembre 2018″. “In particolare – prosegue l’Authority – i segnalanti hanno evidenziato di aver aderito – poco tempo prima rispetto alla ricezione dell’Sms informativo relativo alle modifiche contrattuali in esame – a offerte proposte attraverso teleselling (omissis) ovvero presso i punti vendita, le cui condizioni economiche erano particolarmente vantaggiose (in alcuni casi garantite “per sempre”) e, stando a quanto riferito in sede precontrattuale, non avrebbero subìto alcuna imminente variazione“.
Promessa “tradita” alla quale però gli utenti non avrebbero potuto esercitare il recesso gratuito come prevede la norma in presenza di variazioni da parte dell’operatore. Per questo è scattata la multa di 580mila euro per Vodafone.