“La mia Dyson si scarica in fretta, eppure lo spot promette ben altro: ingannevole?”

Caro Salvagente,

è giusto che la Dyson venda e propagandi l’aspirapolvere senza fili come il non plusultra e poi la batteria si scarica dopo mezz’ora o anche meno e devo fare le pulizie a rate visto che per la ricarica ci voglio almeno tre ore? Ho presentato anche rimostranze alla casa produttrice ma la risposta è stata alquanto paradossale ossia, sintesi: “Non tenga l’aspirapolvere al massimo e vedrà che durerà di più”. Ma se uno l’ha scelta anche proprio per la potenza come si fa a utilizzarla “a metà”? Secondo voi è una pubblicità ingannevole?

Grazie

Olimpia Pica

Gentile Olimpia abbiamo chiesto all’avvocato Raffaella Grisafi di Konsumer Italia un parere. Eccolo:

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Le caratteristiche illustrate e promesse in pubblicità devono essere corrispodenti a quelle poi rese dal bene o servizio venduto. In questo caso, se a maggior ragione si pone l’enfasi su qualità superiori rispetto alle tradizionali aspirapolveri, è doveroso che il consumatore riceva un’informazione corretta. C’è da capire se in questo caso una ricarica superiore assicuri effettivamente una maggiore durata della prestazione o meno e se vi sia corrispondenza con le capacità tecniche che si illustrano nel messaggio pubblicitario. Qualora così non fosse non vi sarebbe solo un problema di ingannevolezza ma di inidoneità del bene che si ricollega al tema della garanzia di conformità dei beni.
In ogni caso la questione potrebbe essere sottoposta all’attenzione dell’Agcm, l’Autorità Antitrust la quale è competente proprio in materia di pratiche commerciali scorrette al fine di appurare eventuali comportamenti pregiudizievoli per i consumatori.