Il nuovo Regolamento europeo sui fertilizzanti ha per la prima volta introdotto limiti per molti contaminanti (organici ed inorganici), cadmio compreso anche se, approvato a marzo di quest’anno, entrerà in vigore solo a luglio del 2022.
Il nuovo Regolamento fissa il limite del cadmio nei fertilizzanti a 60 milligrammi per chilo prevedendo che potrà essere rivisto dopo 4 anni dall’entrata in vigore. Il tetto ai livelli di cadmio è stato il punto politicamente più controverso del dossier: basti pensare che inizialmente la bozza di regolamento prevedeva diversi step fino a portare il limite a 20 milligrammi dopo 16 anni dall’entrata in vigore.
In ogni caso, la previsione del limite è sicuramente una buona notizia. Stiamo parlando di un metallo altamente tossico per l’uomo e la Iarc lo classifica nel gruppo 1: cancerogeno certo per l’uomo. Può avere effetti negativi sui reni ed effetti cancerogeni. Nel nostro recente test sulle insalate in busta, abbiamo trovato livelli di cadmio molto vicini al limite previsto per questi prodotti (0,20 mg/kg). Molto più bassi (e in solo due campioni) i livelli nei pomodori freschi.
Oltre ai limiti al cadmio, il Regolamento norma tutte le categorie di fertilizzanti finora non contemplate a livello comunitario: concimi organici ed organo-minerali, ammendanti e correttivi, substrati di coltivazione e biostimolanti. Non appena saranno pronte le indicazioni tecniche di supporto, si potranno iniziare ad etichettare e commercializzare i “nuovi fertilizzanti Ue” che avranno il loro marchio Ce e saranno corredati da dichiarazioni Ue di conformità .
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