Quanta acqua deve bere mio figlio?

Drink to Health

Qual è la quantità di acqua che deve bere un bambino al giorno? Ce lo saremo chiesto tutti almeno una volta di fronte al netto rifiuto di nostro figlio di bere un sano bicchiere di “oro blu”. A rispondere ai nostri dubbi ci ha pensato ancora una volta l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma che nel nuovo numero di  A scuola di salute’  ha messo a punto una guida alle diverse bevande disponibili e i consigli per assumere liquidi in modo corretto nelle varie fasi della crescita. Iniziamo dalle quantità: anche in questo caso i bambini non sono tutti uguali e la quantità di acqua varia a seconda della fascia di età. Questa infografica può esserci di aiuto (continua dopo l’immagine)

 

La quantità di liquidi di cui si ha bisogno varia in relazione all’età, alle condizioni di salute, all’attività fisica e al regime alimentare. Si comincia a bere con il latte materno, alimento che fornisce i nutrienti necessari per una buona crescita e un normale sviluppo. E’ composto per circa l’87% di acqua e da una proporzione ben bilanciata di proteine, grassi e carboidrati. E’ facilmente digeribile e soddisfa tutti i fabbisogni alimentari del bambino nei primi 6 mesi di vita. In questo periodo è indicato come alimento esclusivo dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dalle più importanti società scientifiche per la nutrizione. Nel secondo semestre l’offerta di latte materno viene integrata con altri alimenti ed è raccomandata anche durante il secondo anno di vita ed oltre.

Quando la mamma non può allattare, nei primi 6 mesi di vita l’alternativa è il latte ‘di formula’ utilizzate tra i 6 mesi e il primo anno di vita, mentre il latte ‘di crescita’ è destinato ai bambini da 1 a 3 anni di età.

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Solo dopo il primo anno di vita, così come indicato nelle linee guida del Ministero della Salute, i bambini possono cominciare ad assumere il latte vaccino che contiene i macronutrienti principali (proteine, grassi e carboidrati) in una giusta proporzione. Ai bambini è consigliata l’assunzione di latte intero, per un limite massimo di 400 ml al giorno, in modo da evitare un eccessivo apporto di proteine, associato all’insorgenza dell’obesità infantile. In caso di intolleranza al lattosio sono disponibili latti ‘ad alta digeribilità’, delattosato o ‘latte HD’, che ne consentono l’assunzione.

Gli esperti del Bambino Gesù propongono un viaggio tra i ‘latti alternativi’ e le bevande vegetali, invitando ad un consumo prudente. I ‘latti alternativi si ottengono dalla mungitura di diversi mammiferi (capra, cammello, cavallo, asino, cervo): il consiglio è di non proporli nel primo anno di vita né ai bambini sani né a quelli con particolari patologie (allergia alla proteine del latte vaccino, intolleranza al lattosio, problematiche gastrointestinali). Le bevande vegetali, invece,sono estratti a base acquosa di legumi, semi oleosi o cereali che simulano il latte materno e vaccino per aspetto e consistenza. 

Dal momento in cui il bambino comincia a mangiare cibi solidi, dovrà iniziare a bere anche acqua. Privilegiando quella di rubinetto, è possibile scegliere anche acque minerali imbottigliate alla sorgente senza trattamenti e caratterizzate dalla presenza di sali minerali che conferiscono particolari proprietà benefiche. La quantità di acqua da bere durante la giornata per ottenere un bilancio ottimale tra “entrate” e uscite”, dipende da molti fattori. Mediamente si va dagli 800 ml tra i 6 i 12 mesi ai 2 litri dell’età adulta (vedi infografica).