Autismo, l’esposizione ai pesticidi delle donne incinta aumenta il rischio nei neonati

L’esposizione prenatale ai pesticidi ambientali aumenta il rischio di disturbi dello spettro autistico (Asd) nei bambini. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato di recente dal British medical journal che ha anche misurato il rischio in relazione agli erbicidi più utilizzati, tra questi compare anche il glifosato. I risultati suggeriscono che il rischio di un figlio di disturbo dello spettro autistico (Asd) aumenta dopo l’esposizione prenatale ai pesticidi ambientali entro 2000 metri dalla residenza della madre durante la gravidanza, rispetto alla prole di donne della stessa regione agricola senza tale esposizione. L’esposizione infantile potrebbe aumentare ulteriormente i rischi per il disturbo dello spettro autistico con disabilità intellettiva in comorbidità. In quanto osservazionale, pero’, lo studio può mostrare solo un’associazione e non un rapporto di causa ed effetto.

Lo studio è stato condotto prendendo in considerazione i dati del Pesticide Use Reporting imposti dallo Stato della California, che sono stati integrati in uno strumento di sistema di informazioni geografiche per stimare le esposizioni prenatali e infantili ai pesticidi misurate come chili di pesticidi applicati per acro / mese entro 2000 metri dal materno residenza.

Un totale di 2961 individui con ASD, inclusi 445 con disabilità intellettiva, sono stati abbinati a 35.370 controlli. Le caratteristiche socio-demografiche erano simili in entrambi i gruppi e la maggior parte dei partecipanti (81,2% all’82,6%) erano uomini.

Il rischio di disturbi dello spettro autistico in tutti i casi era associato all’esposizione prenatale al glifosato (aumento del rischio del 16%), clorpirifos (13%), diazinone (11%), malathion (11%), avermectin (12%) e permetrina (10%).

In modo simile, il rischio per il disturbo dello spettro autistico con disabilità intellettiva è aumentato con esposizione prenatale al glifosato (aumento del rischio del 33%), clorpirifos (27%), diazinone (41%), permetrina (46%), bromuro di metile (33%) e miclobutanil (32%).

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