I numeri veri dell’avvelenamento di Taranto

“Ministro mi guardi. Questa è pubblicità ingannevole!”. Alessandro Marescotti, presidente di Peacelink, professore di Lettere e soprattutto testa e pancia dell’ambientalismo a Taranto durante l’incontro con i ministri Di Maio, Grillo e Costa spiega come, nonostante le rassicurazioni“Abbiamo ridotto del 20% le emissioni”, ha detto il vicepremier Di Maio, stia continuando a mietere vite.

Peacelink nel 2008 commissionò delle analisi sul latte e formaggio prima e poi sulle cozze per verificare il contenuto di diossine, scoprendo una contaminazione elevatissima. Da li partì lo “scandalo Iva” con l’intervendo della magistratura. L’impegno di Marescotti, nonostante le intimidazioni, non è mai mancato e in collaborazione con Il Salvagente realizzò un indigine sulla presenza degli Ipa all’interno degli abitacoli delle automobili. Più recentemente in occasione di un test sulle cozze nel numero di settembre 2018, grazie all’accesso civico agli atti Peacelink e altre associazioni tarantine avevano testimoniato come l’inquinamento a Taranto, pur riducendosi in alcuni punti, restava un’emergenza vera.

Non si può nemmeno tacciare Alessandro di essere un “anti-grillino” essendosi impegnato in prima persona in città proprio con il nascente Movimento di Grillo e fu lo stesso comico genevese negli anni scorsi a volerlo con lui sul palco a Taranto dove Marescotti snocciolò gli stessi dati con la stessa lucidità con i quali li ricorda oggi a uno smarrito Luigi Di Maio.

 

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