Prodotti per la pulizia della casa, il test francese: troppe sostanze tossiche e allergeni

La maggior parte dei prodotti per la casa che usiamo ogni giorno sono pericolosi per la nostra salute o il nostro ambiente. La denuncia arriva dal magazine francese 60 millions de consommateurs. “È il paradosso di questi prodotti: servono a ripulire la loro casa e otteniamo l’effetto opposto”, ha dichiarato Christelle Pangrazzi, vicedirettore della rivista, a Franceinfo. La rivista ha analizzato la composizione di 60 prodotti per la casa,  osservando le loro etichette ma anche le schede di sicurezza che devono essere compilate dai produttori. Risultato: “Molti contengono una o più sostanze tossiche, dannose per la nostra salute o per l’ambiente”, scrive la rivista.

Quali sono le sostanze da tenere d’occhio

Tra i composti problematici ci sono gli isotiazolinoni, conservanti tossici trovati nel 67% dei prodotti testati, profumi composti di ammonio “estremamente” allergenici e quaternarie – particolarmente presenti in prodotti destinati ad “uccidere 99,9% dei batteri” o “distruggere tutti virus, funghi e batteri “. Questi biocidi utilizzati in ospedale sono “riconosciuti come una delle principali cause di asma professionale tra gli operatori sanitari” e si ritiene favoriscano la resistenza dei batteri. Acaricidi, deodoranti, liquidi per piatti, detersivi per bucato, tavolette per lavastoviglie, arbre magique, incenso o candele profumate, sono tante le categoria interessare. Lo spray Febreze contiene per esempio benzisothiazolinone, un conservante tossico e allergenico, mentre il disinfettante detergente spray di Briochin è realizzato con tre allergeni e due solventi. L’ammonio quaternario benzalconio, è contenuto nella disinfezione salviettine Saint-Marc. La candeggina, che si trova in molti prodotti, è indicata per le sue proprietà irritanti per la pelle e i polmoni.

I composti organici volatili

Scrive Franceinfo, che la rivista individua infine i prodotti presentati con prodotti naturali, ma i cui “ingredienti virtuosi” sono spesso presenti in piccolissime quantità, accanto a conservanti tossici. Come i mobili, le vernici o le vernici, anche i prodotti per la casa emettono composti organici volatili (Voc) che possono causare malattie respiratorie e scatenare allergie. “Il primo di questi inquinanti è il fumo di sigaretta, seguiti da prodotti per la casa, soprattutto in spray o risciacqui per lavastoviglie”, spiega la rivista Dr. Jean-Philippe Santoni, pneumologo presso la Fondation du souffle. I Voc sono non meno di 150 sostanze diverse, più o meno pericolose. Uno di loro, la formaldeide è classificata come cancerogena. Altri ftalati sono possibili cancerogeni e considerati tossici per la riproduzione, interferenti endocrini.

La proposta di un’etichetta chiara

60 millions sostiene l’istituzione di un “etichetta” che classifichi i prodotti domestici da A ( “nessuna sostanza indesiderabile per la salute”) a E ( “significativa quantità di sostanze irritanti”) sul modello di Nutriscore per prodotti alimentari. “Ci vuole un sistema chiaro per il consumatore, in modo che acquisti sullo scaffale con piena conoscenza dei fatti”, ha dichiarato Christelle Pangrazzi. Se questo dispositivo esistesse, nessuno dei prodotti testati da 60 milioni di consumatori sarebbe classificato come A, conclude FranceInfo

 

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