Il 30% dei prodotti alimentari e delle bevande acquistate ogni anno sono in promozione e circa la metà di questi sono cibi a base di cioccolato, patatine, popcorn, snack salati e soft drink zuccherati. Sono i risultati di una ricerca condotta nel Regno Unito dal Cancer Research UK che ha esaminato le abitudini di oltre 16.000 famiglie ed è arrivata a stabilire un legame tra “alimenti offerti a prezzo scontato e aumento degli acquisti di prodotti pieni di grassi, sale e zucchero” responsabili di un aumento del rischio di obesità nel paese.
Prezzi scontati, obesità garantita
Infatti, gli acquirenti che hanno acquistato circa il 40-80% di prodotti alimentari e bevande in offerta speciale, rivela lo studio, avevano maggiori probabilità di essere sovrappeso, e l’obesità è risultata quasi del 30% più alta tra le persone delle famiglie che acquistavano più alimenti a prezzo scontato, rispetto a quelli che hanno comprato meno.
“Questo studio dimostra che in Gran Bretagna, l’uso elevato delle promozioni di prezzo è associato a una prevalenza significativamente maggiore di sovrappeso e obesità”, ha spiegato Peter Scarborough, professore associato presso Nuffield Department of Population Health all’Università di Oxford. Ma la ricerca, ha aggiunto il professore “ha anche rilevato che l’aumento degli acquisti promozionali è associato ad un aumento di categorie alimentari ad alto contenuto di grassi, sale o zucchero, a discapito di cibi più sani come frutta e verdura”.
“Limitare promozioni su snack alle casse”
Il Cancer Research UK ha invitato il governi del Regno Unito ad agire, raccomandando di introdurre restrizioni sulle promozioni dei prezzi per cibi e bevande meno salutari. È inoltre opportuno, secondo l’Istituto, di introdurre restrizioni sulle promozioni basate sulla posizione per alimenti e bevande non salutari, ad esempio all’ingresso dei negozi, alla fine dei corridoi dei supermercati e alle casse.