Scadono oggi i termini per pagare la cosiddetta assicurazione casalinghe, o meglio l’assicurazione obbligatoria per infortuni domestici INAIL, istituita dalla legge 493/1999 per tutelare in caso di incidente chi si occupa in maniera continuativa ed esclusiva della cura dell’abitazione e dei componenti del nucleo familiare. Rispetto al passato ci sono diverse novità.
Vediamo di che si tratta.
IL PREMIO RADDOPPIA MA LE TUTELE SONO PIÙ AMPIE
Innanzitutto, è stato deciso un aumento significativo del premio assicurativo annuale, che passa dagli attuali 12,91 euro a 24 euro. Praticamente un raddoppio, anche se la cifra resta esigua.
Ma a fronte di questo aumento, ci sono due positive novità: saranno indennizzati con una rendita da parte dell’Inail (tramite il cosiddetto assegno per assistenza personale continuativa) gli infortuni che causeranno un grado d’invalidità superiore al 16% (ora, invece, la legge prevede un indennizzo solo se l’invalidità è di almeno il 27%); e, inoltre, se il grado di invalidità riportato è tra il 6 e il 15%, spetterà comunque un indennizzo pari a 300 euro, pagato una tantum, cioè una volta soltanto.
Altra novità riguarda l’età massima dei soggetti che devono assicurarsi: si passa infatti dagli attuali 65 ai 67 anni compiuti.
CHI DEVE ASSICURARSI
A discapito del nome con cui è nota questa forma assicurativa obbligatoria, l’assicurazione casalinghe non riguarda solo le donne (e gli uomini) che si dedicano alle faccende di casa quale unica attività.
La platea degli obbligati è ben più vasta, dato che la legge si rivolge a tutti coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 65 (poi 67) anni, che si prendono cura della casa e dei familiari, che non hanno alcun lavoro da dipendente e che svolgono il lavoro domestico in modo abituale, continuativo ed esclusivo.
Ecco che in questa definizione rientrano anche ragazzi e ragazze maggiorenni in attesa di impiego che nel frattempo lavorano alla cura della casa e dei familiari in forma esclusiva, gli studenti fuori sede che si prendono cura dell’appartamento in cui vivono mentre studiano, i pensionati sotto i 65 anni di età (67 dal 2019), chi è in mobilità e in cassa integrazione guadagni, gli stranieri con permesso di soggiorno senza occupazione e i lavoratori stagionali o a tempo determinato (per questi, l’assicurazione copre solo i periodi non lavorati).
Sono, invece, esonerati dal pagamento del premio coloro che appartengono a un nucleo familiare in difficoltà, ovvero chi possiede un reddito personale non superiore a 4.648,11 euro annui e un reddito familiare ai fini Isee non superiore a 9.296,22 euro.
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Chi rientra tra le esenzioni deve presentare una dichiarazione sostitutiva, l’autocertificazione dei requisiti reddituali per l’esonero dal pagamento. Il modello può essere scaricato dal sito dell’Istituto (inail.it)
COME PAGARE IL PREMIO
Il premio va versato obbligatoriamente in un’unica soluzione entro il 31 gennaio tramite apposito bollettino postale, bonifico bancario o PagoPa. Per chi viola l’obbligo e non si assicura è prevista una sanzione proporzionale al periodo di mancato pagamento ma non superiore al valore del premio (24 euro).