“Oggi abbiamo presentato la nostra proposta di legge #NoTamponTax per abbassare l’Iva, e quindi il costo, dei prodotti di igiene femminile” A dirlo è Enza Bruno Bossio, parlamentare del Partito democratico e prima firmataria della proposta di legge, che sui social si chiede: “Perché l’Iva sui rasoi da barba è al 4% mentre quella degli assorbenti è al 22%? È evidente che siamo davanti ad una discriminazione di genere che non possiamo più accettare”. per questo NoTamponTax chiede di portare l’Iva sui prodotti igienici femminili al 5%. “Oggi l’Italia è uno dei pochi paesi europei che non ha abbassato l’aliquota IVA sui prodotti igienico sanitari per le donne”, aggiunge Bruno Bossio, “Ci auguriamo che sia una battaglia trasversale che coinvolga tutti”.
I precedenti
Due anni fa era stato Giuseppe Civati, leader di Possibile a lanciare la proposta di un abbassamento dell’imposta al 4%, alla stregua della Francia dove una mobilitazione delle donne la stessa è scesa dal 20 al 5,5%. Sulla piattaforma change.org è presente una petizione apposita per l’Italia.
Codacons rilancia: valga anche per pannolini
A commentare la proposta e rilanciare è il Codacons che scrive: “Siamo favorevoli alla proposta di legge presentata alla Camera dal Pd, perché riteniamo tali prodotti beni essenziali di cui le donne non possono fare e a meno e che non possono subire la stessa tassazione dei beni di lusso – spiega il presidente Carlo Rienzi – Riteniamo tuttavia non debba essere fatta una questione di “genere” e che non sia corretto parlare di tassa rosa, poiché esistono altre categorie di prodotti indispensabili a milioni di famiglie e tassate ancora al 22%. Ci riferiamo in particolar modo ai pannolini per neonati e a quelli destinati agli anziani: beni di cui non è possibile fare a meno e per i quali l’aliquota Iva deve scendere al 5%, in modo da sostenere la spesa dei consumatori”.