“Ancora una volta è arrivata la conferma che la risoluzione sulla tracciabilità delle uova e l’obbligo di marchiatura nel Paese di origine è un provvedimento necessario per trovare una soluzione ad una problematica seria e molto sentita dagli operatori del settore”. Lo afferma il portavoce del MoVimento 5 Stelle Gianpaolo Cassese, primo firmatario della risoluzione sulla timbratura delle uova, a margine delle audizioni in commissione Agricoltura delle maggiori associazioni di categoria, Unaitalia e Assoavi, e dell’Ispettorato centrale della tutela e della qualità e repressioni frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) come organo di controllo.
Importante per evitare frodi
“Con questa ultima audizione si conferma che la problematica da noi sollevata per garantire una maggiore tracciabilità delle uova attraverso la loro marchiatura nei siti di produzione è ampiamente condivisa dalla maggioranza dei soggetti che compongono la filiera” spostiene Cassese. L’Unione nazionale filiere agroalimentari carni e uova (Unaitalia), che raccoglie il 90% dei produttori avicoli, ha sottolineando l’importanza della timbratura obbligatoria delle uova in allevamento per tutelare le produzioni nazionali, per garantire il diritto dei consumatori a una corretta informazione circa l’origine delle uova e le modalità di allevamento, per valorizzare la produzione italiana. Unaitalia ha anche ribadito quanto già espresso da Confagricoltura durante le precedenti audizioni riguardo la ragionevolezza della richiesta del M5S anche per quanto riguarda la sostenibilità economica da parte dei produttori a dotarsi dei macchinari necessari per la timbratura. “Da sottolineare inoltre, che più le uova sono tracciabili e timbrate, più semplici saranno anche le attività di controllo. Tutto questo contribuirà a mettere fine a episodi gravi di contraffazione e truffe ai danni dei consumatori, e auspichiamo che diventi una buona pratica a livello europeo”, conclude Cassese.
Sull’etichetta attuale
Le uova sono soggette a una particolareggiata normativa che impone la tracciabilità del prodotto (paese d’origine, provincia, comune e stabilimento in cui vengono confezionate) e l’indicazione del metodo di allevamento, attraverso il primo numero impresso sul codice alfanumerico riportato sui gusci: 0 biologico, 1 all’aperto, 2 a terra, 3 in gabbia.