Il macaron è un pasticcino francese ormai molto popolare anche in Italia. La sua caratteristica che salta agli occhi è il colore sgargiante: Rosa, verde, giallo, viola. Per ottenere questo effetto i produttori usano coloranti alimentari. Tuttavia, nonostante le rigide normative, “alcuni professionisti non esitano a giocare al rialzo sui colori, usando un sovradosaggio”. A dirlo è Direzione generale per la concorrenza, il consumo e la repressione della frode (Dgccrf) francese, come riportato da Que Choisir.
Quasi uno su due non conforme
A seguito di un controllo condotto nel 2017 nella regione della nuova Aquitania su circa 30 campioni, “il 44% dei prodotti presentava non conformità e il 22% dei campioni era persino inadatto al consumo a causa di forti eccedenze della quantità autorizzata di colorante”.
Nel 2018, questo sondaggio è stato ampliato a livello nazionale e “sono già stati rilevati diversi superamenti dei limiti normativi”. In un caso, un “macaron papavero” conteneva un’alta concentrazione di colorante E124 (un colorante azoico vietato per i macaron). “Il consumo di solo uno di questi macaron per un adulto e mezzo di essi per un bambino era sufficiente per raggiungere un superamento della dose giornaliera autorizzata (DGA) del colorante in questione. Sono stati dichiarati inadatti al consumo”, spiega la Dgccrf, che aggiunge come analogamente, un maccherone tricolore” football “della Coppa del Mondo conteneva due coloranti sintetici, E124 (proibito) ed E133 (colorante blu autorizzato ma trovatoin concentrazioni vietate).
Anche il test di Que Choisir conferma i sospetti
Lo stesso magazine Que Choisir ha effettuato dei test sui macaron lampone e pistacchio trovando che molti campioni avevano superato i limiti massimi consentiti o contengono coloranti non raccomandati. Due di loro addirittura stavano usando coloranti vietati per questo tipo di prodotto.