Test di laboratorio condotti dal Virginia Polytechnic Institute e dall’Istituto per la sicurezza stradale svedese su 50 modelli di casco da bicicletta, skate o montagna rivelano i prodotti migliori. Il sistema di classificazione a stelle è stato sviluppato attraverso numerosi studi finanziati dall’assicurazione istituto per la sicurezza stradale, un’organizzazione indipendente, scientifica ed educativa senza fini di lucro dedicata a ridurre le perdite dovute a incidenti automobilistici.
La tecnologia mips
Nel test, i primi tredici caschi con stelle sono tutti dotati del sistema di protezione del cervello a basso attrito Mips. Si tratta di un sistema a piano di scorrimento progettato per ruotare all’interno del casco con l’intento di ridurre e rallentare la quantità di energia trasferita verso la testa e lo scopo di diminuire le lesioni causate da urti rotazionali. La tecnologia è stata sviluppata da alcuni scienziati presso il Karolinska Hospital e il Royal Institute of Technology di Stoccolma, Svezia. I caschi di punta includono i modelli dei partner del marchio MIPS Bontrager, Berna, Bell, Specialized, Giro, Lazer, Louis Garneau, Smith, Scott e Rudy Project. “Il nostro obiettivo con queste valutazioni è di fornire ai ciclisti uno strumento basato sull’evidenza per prendere decisioni informate su come ridurre il rischio di lesioni”, ha affermato Steve Rowson, direttore del Virginia Tech Helmet Lab.
La classifica
Il primo classificato è il Bontrager Ballista, seguito dal Lazer Z1 e dal Rudy Project Racemaster, tutti acquistabili anche dall’Italia. I peggiori tre sono risultati Bern Watts, Specialized Echelon II, e Lazer Genesis. A questo link la classifica completa.