Aumentano le notifiche – 3.759 nel 2017 a fronte di 2.925 nel 2016, per un più 28% – a livello comunitario e l’Italia risulta essere il primo paese membro per numero di segnalazioni di alimenti non conformi – 548 pari al 14,6% del totale – “a conferma della particolare attenzione delle autorità sanitarie di controllo nazionali”, spiega in una nota il ministero della Salute. I cibi con maggiori criticità? Provengono da Brasile, Turchia e Cina senza dimenticare però che l’Italia è al sesto posto per notifiche ricevute.
Questi dati si ricavano dalla relazione annuale 2007 dell’attività svolta dal Rasff , Il Sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi in ambito europeo che notifica, in tempo reale, i rischi diretti e indiretti per la salute pubblica connessi ad alimenti, mangimi e materiali a contatto con gli alimenti e quindi consente di adottare tempestivamente le opportune misure di salvaguardia.
Di seguito la sintesi dei principali contaminanti microbiologici, chimici, la presenza di Ogm riscontrati nel 2017.
Contaminanti microbiologici
Tra i contaminanti microbiologici, un elevato numero di notifiche riguardano il riscontro della salmonella (781 contro le 455, 507, 476, 482 segnalazioni dei quattro precedenti anni). In alcuni casi la salmonella è stata riscontrata insieme ad altri patogeni. Numerose sono risultate essere anche le segnalazioni per istamina e casi di sindrome sgombroide (45) seguite da listeria monocytogenes e norovirus, quest’ultimo in alcuni casi collegato ad episodi di tossinfezione alimentare.
Contaminanti chimici
I contaminanti chimici più frequentemente notificati attraverso il Rasff sono: le micotossine (583) e i residui di fitofarmaci (445), questi ultimi in aumento rispetto alle segnalazioni dell’anno precedente e collegate alla problematica fipronil in uova e ovoprodotti, seguiti da metalli pesanti, additivi e coloranti, migrazioni da materiali e oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti e residui di farmaci veterinari.
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Altri contaminanti
Le altre irregolarità riguardano l’immissione sul mercato di corpi estranei, Novel Food non autorizzati e di Ogm non autorizzati. Numerose risultano le notifiche riguardanti la presenza di sostanze allergeniche non dichiarate in etichetta, complessivamente 165 segnalazioni.
I paesi più problematici
Per quanto riguarda i paesi di origine dei prodotti che sono stati oggetto delle notifiche trasmesse dal Rasff, i prodotti di origine italiana risultati irregolari sono stati 178 (105 nel 2016). Il paese che ha ricevuto il maggior numero di notifiche per prodotti non conformi è il Brasile, seguito dalla Turchia e dalla Cina. L’Italia è risultata il sesto paese per numero di notifiche ricevute.