La pace fiscale entra nel vivo. Oggi, infatti, si parte con i primi versamenti per chi ha i requisiti per aderire all’agevolazione. E’ quanto emerge dai chiarimenti che l’Agenzia delle Entrate ha diffuso online per chi vuole avvalersi della definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento.
I termini sono diversi in base al tipo di atto: oggi scadono i pagamenti per l’accertamento con adesione sottoscritto ma non perfezionato al 24 ottobre 2018; il 23 novembre 2018, invece, è la data utile per l’invito al contraddittorio per il quale l’istruttoria era ancora pendente al 24 ottobre 2018; il 23 novembre 2018 per l’avviso di accertamento, l’avviso di rettifica o di liquidazione, l’atto di recupero credito, non impugnato e ancora impugnabile al 24 ottobre 2018, oppure, se più ampio, entro il termine che alla medesima data era pendente per l’eventuale impugnazione dell’atto oggetto di definizione.
Il versamento, spiega l’Agenzia, “può essere effettuato in un’unica soluzione oppure in un massimo di venti rate trimestrali di pari importo; la prima rata ovviamente deve essere versata entro i predetti termini”.
Le rate successive alla prima devono essere versate entro l’ultimo giorno di ciascun trimestre. Sull’importo delle rate successive alla prima sono dovuti gli interessi legali calcolati dal giorno successivo al termine di versamento della prima rata.