Ha fatto molto discutere la lettera in cui una lettrice ci segnalava la richiesta da parte dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma di un’ulteriore lastra a distanza di meno di una settimana da quella fatta a suo figlio da parte del Cto. Possibile che un’ospedale non si fidi di un esame strumentale fatto da un’altra struttura pochi giorni prima – ci chiedeva la lettrice – tanto da chiedere un’ulteriore radiografia ancora prima della visita e di averla esaminata?
La segnalazione non è rimasta inascoltata e il Bambino Gesù, con la consueta sollecitudine e attenzione, ha voluto rispondere alla signora e a tutti i lettori. Ecco quanto ci scrive:
“Gentile Signora, gentile redazione,
abbiamo letto la lettera e ci sembrava doveroso rispondere. Innanzitutto ci scusiamo per l’eventuale disguido o incomprensione intercorsa.
In casi come questo – controllo a distanza di giorni di una frattura in trattamento, quindi potenzialmente instabile per sua natura – può purtroppo rendersi necessaria una ulteriore analisi strumentale. Nella risposta data dall’operatore, quindi, non è insita la obbligatorietà di esecuzione di una radiografia preliminare, ma solo la prenotazione dell’esame che, qualora fosse poi ritenuto indispensabile dall’ortopedico in seguito alla visita, sarebbe stato già inserito nella programmazione ambulatoriale della Radiologia, risparmiando in caso di necessità tempo alla famiglia e al piccolo.
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