Che succede se si partecipa ad un concorso collegato all’acquisto di un prodotto, si vince il premio ma non riusciamo a riscuoterlo perché non abbiamo lo scontrino fiscale ma solo una ricevuta di un acquisto on line? Una domanda banale, diranno in molti. Ma in realtà non lo è. Perché un nostro lettore si è visto negare il premio dall’azienda con una risposta secca: “il regolamento parla di scontrino e la ricevuta dell’acquisto on line non è uno scontrino“. “Una questione di lana caprina” commenta l’avvocato Cristiano Iurilli, legale di Konsumer Ialia, che abbiamo contattato per un parere.
Ma facciamo un passo indietro per ripercorrere tappa dopo tappa questo affaire figlio del nostro tempo. Il signor Michael ha un forte mal di schiena che gli impedisce di recarsi al supermercato. Siccome oggi c’è la possibilità di farlo, ordina on line la sua spesa. Paga con una carta di credito e riceve a casa la sua scorta. Si accorge che può partecipare ad un concorso delle Fattorie Osella: si conette al sito, segue le istruzioni, compila tutto (compreso la sua prova d’acquisto come giusto che sia) e fortuna vuole che vince un premio del valore di circa 100 euro.
Alleluja. La felicità dura poco perché dopo qualche giorno viene contattato dall’azienda che gli comunica che non può convalidare il premio perché non ha utilizzato uno scontrino. É vero, il regolamento parla di “scontrino” e non di “prova d’acquisto” ma lui trova ingiusto escludere una fascia di persone che per un motivo o per un altro fanno la spesa on line.
“Se il regolamento non esclude esplicitamente gli acquisti effettuati on line il signor Michael ha diritto al suo premio” spiega Iurilli aggiungendo che “è vero che alla lettera scontrino e ricevuta non sono la stessa cosa, ma se sono ammessi anche gli acquisti on line viene da sé che chi ha optato per questi si trovi sprovvisto dello scontrino”.
Insomma, taglia corto Iurilli, “è una questione di lana caprina e ci sarebbero tutti gli estremi per fare una denuncia all’Agcm“. Noi non vorremo arrivare a tanto, però un’azienda seria non può non prendere in considerazione che al giorno d’oggi – e sempre più – ci sono persone che acquistano anche non recandosi fisicamente in negozio. D’altronde, lo scontrino viene chiesto in questi concorsi per provare che effettivamente ci sia stato l’acquisto e la ricevuta della spesa on line prova esattamente la stessa cosa: che il signor Michael ha acquistato una confezione di Linea Osella, ma lo ha fatto comodamente dal suo divano. Può essere una colpa?
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