Vi siete resi conto di un errore nel 730 che avete già inviato? Nessun problema. Fino al 25 ottobre, infatti, c’è tempo per rimediare attraverso la presentazione al Caf – o ad un professionista abilitato – di un modello 730 integrativo per correggere la dichiarazione in vostro favore. Ma attenzione, ricorda l’Agenzia delle Entrate nel vademecum sulla precompilata, il 730 integrativo può essere effettuato solo se l’integrazione comporta un maggiore credito, un minor debito o un’imposta invariata. Attenzione, quindi: è una via percorribile solo rivolgendosi a Caf e professionisti. In caso di correzioni a sfavore, c’è tempo fino al 31 ottobresi può inviare il modello Redditi Pf 2018. E se si mancano entrambe queste date? A quel punto bisognerà procedere con un modello Redditi Pf integrativo. Nel caso di correzioni a sfavore, il contribuente dovrà effettuare il ravvedimento operoso, versando sanzioni tanto più ridotte quanto più tempestiva sarà la correzione. Nel caso di correzioni a favore, maturerà un credito d’imposta che potrà essere subito usato in compensazione o chiesto a rimborso solo se si interviene entro il termine di invio della dichiarazione dell’anno successivo (quindi fine ottobre 2019).