Il governo danese sta lavorando per definire un’etichetta “climatica” che definisca l’impatto ambientale dei cibi e quanta CO2 sia stata rilascita per produrre quel determinato alimento. Un progetto sostenuto dall’organizzazione dell’industria alimentare danese come ha dichiarato il presidente Morten Hoyer alla Cnn: “Il nostro obiettivo è quello di sviluppare un’etichetta accurata. Dobbiamo includere ogni informazione in modo di sapere, ad esempio, che impatto hanno i prodotti come i sostituti vegetali della carne composti con la soia coltivata in Sud America“.
Gli allevamenti zootecnici svolgono un ruolo importante nel cambiamento climatico, e da soli rappresentando il 14,5% di tutte le emissioni di anidride carbonica prodotte dall’uomo, in base ai dati della Fao. Tra gli altri fattori che incidono nell’impronta ecologica dei cibi c’è distanza percorsa dal campo alla tavola, il tipo di pesticidi utilizzati e la quantità di acqua impiegata.