“Possiamo salvare le api”. Lo studio che svela l’attività antivirale dei funghi

Che la situazione delle api, in tutto il mondo, sia allarmante è oramai chiaro a tutti. A dieci anni dal grido d’allarme sulla moria delle api, oramai gli scienziati hanno identificato il fenomeno come “colony collapse disorder”, “disturbo da collasso della colonia” e lo hanno collegato a diversi fattori: inquinamento, perdita di habitat, erbicidi e virus.
La novità arriva da uno studio pubblicato su Nature in cui i ricercatori hanno rivelato di aver scoperto il primo “vaccino” per le api, ottenuto dai funghi.
“Penso di poter salvare le api. Fino ad oggi, non c’erano antivirali che combattevano i virus nelle api”, spiega Paul Stamets, l’autore principale dello studio, al giornale Usa Mother Jones. “Non solo è questa la prima scoperta, ma questi estratti sono incredibilmente potenti.” Stamets è un micologo di Washington e detiene anche brevetti “relativi all’uso di estratti fungini per l’attività antivirale e la salute delle api”.
In collaborazione con ricercatori della Washington State University, Stamets ha deciso di condurre uno studio in due parti per testare la sua teoria secondo cui i funghi potrebbero trattare i virus nelle api. Per prima cosa, in un esperimento controllato, lui e il suo team hanno aggiunto piccole quantità di estratto di funghi, o “brodo miceliale”, al cibo delle api (acqua zuccherata) a concentrazioni variabili e hanno misurato il modo in cui influiva sulla loro salute. Quindi, hanno testato gli estratti più performanti sul campo.
Gli estratti hanno funzionato meglio di quanto Stamets avesse mai immaginato.
Il team ha misurato i livelli di virus in 50 api da 30 diverse colonie di campi e ha scoperto che le colonie di api che hanno consumato gli estratti di micelio hanno visto una diminuzione di 79 volte nel virus dell’ala deformata dopo 12 giorni e una riduzione di 45.000 volte di un altro virus collegato al collasso della colonia rispetto alle api che mangiavano solo acqua zuccherata.
“Siamo usciti dal laboratorio, per testare sul campo la vita reale”, afferma Stamets. “E abbiamo visto un enorme beneficio per le api”.
Stamets ipotizza: “Questi non sono farmaci antivirali. Pensiamo che stiano supportando il sistema immunitario per consentire all’immunità naturale di essere abbastanza forte da ridurre i virus “.