Una bici ad un prezzo davvero competitivo, quasi regalata rispetto ai prezzi standard del prodotto. Ma Lorenzo – questo è il nome del lettore che ci ha segnalato la vicenda – decide comunque di procedere all’acquisto: in totale il costo della bici è di 59 euro. Si collega al sito, il cui layout ricorda molto quello della Trek, l’azienda leader nelle tecnologie per mountain bike e completa l’ordine.
Ordine pagato ma mai spedito
Paga con la sua prepagata PostePay che dapprima “prenota” il pagamento e dopo due giorni procede a liquidare, in Yen, il venditore. Contestualmente Lorenzo riceve dall’azienda una mail in cui viene specificato che l’ordine risulta regolarmente pagato, che è, quindi, in partenza. L’azienda è così scrupolosa che fornisce al nostro lettore finanche un link per controllare lo stato di evasione dell’ordine. Nei giorni successivi il nostro lettore monitora l’acquisto il cui stato appare sempre il medesimo – ordine pagato – ma un bel giorno il sito scompare e del suo ordine non c’è più traccia. Lorenzo risale – dalla lista dei movimenti della sua carta prepagata – all’azienda: fa una ricerca on line ma non trova notizie circa la sua identità.
Premuti (Konsumer Italia): proviamo a tracciare l’Ip
“Temo che ci sia poco da fare” commenta Fabrizio Premuti, presidente dell’associazione Consumer Italia. “Si tratta dei famosi siti replay: delle repliche perfette di siti esistenti che però spariscono a quel dominio per ricomparire con altri domini. Anche la Polizia Postale ha più volte messo in guardia i cittadini ma i casi come questi continuano a verificarsi”. Continua Premuti: “Nel caso del lettore, possiamo provare a tracciare l’Ip per risalire all’azienda. In ogni caso, è utile presentare sempre una denuncia alla Polizia postale”.