La manipolazione dei test sulle emissioni di CO2 da parte delle case automobilistiche è costato ai cittadini europei 150 miliardi di euro negli ultimi 18 anni (2000-2017) in carburante in più. A calcolarlo è stata la ong Transport & Environment, secondo cui a rimetterci di più sono stati i tedeschi che hanno bruciato inutilmente 36 miliardi di euro, mentre gli italiani si sono “fermati” a 16,4 miliardi. Dal 2000, denuncia l’associazione, la manipolazione dei test ha prodotto emissioni addizionali per 264 milioni di tonnellate di CO2 equivalente a più delle emissioni dell’Olanda in un anno.
Aspettative deluse su emissioni
Greg Archer, Direttore dei veicoli puliti di Transport & Environment, dichiara: “Le affermazioni dei produttori circa gli enormi progressi nel miglioramento del consumo di carburante sono una truffa. Nonostante le normative per ridurre le emissioni, non c’è stato alcun miglioramento reale delle emissioni di CO2 per cinque anni e solo un miglioramento del 10% dal 2000 – molto meno di quanto l’industria aveva previsto”. L’industria automobilistica ha risposto alla commissione europea che un nuovo test di laboratorio (WLTP) risolverà i problemi di test. Ma l’Ong teme che senza controlli su strada le case automobilistiche avranno gioco facile a truccare nuovamente le carte.