La stagione ideale del mal di orecchie. È l’estate, a detta di molti medici, il periodo in cui i dolori alle orecchie sono più frequenti. Le ragioni possono essere molte, ma due di queste: il decollo e l’atterraggio in aereo e i bagni al mare, sono assai comuni.
Il dolore da decollo (e atterraggio)
Quando un aereo decolla, la pressione dell’aria scende. Questo rende più facile la fuoriuscita di aria dalle orecchie, in fase di atterraggio, al contrario, la pressione esterna aumenta rapidamente, e l’aria può entrare più rapidamente nel canale uditivo. In entrambi i casi, le orecchie potrebbero sentirsi completamente intasate, facendoci avvertire un rumore sordo e disagio o dolore.
Nei casi peggiori, la pressione potrebbe causare la perforazione del timpano. Uno dei consigli è deglutire o masticare una gomma americana durante il decollo e l’atterraggio. Un “esercizio” che apre naturalmente le trombe di Eustachio, permettendo di compensare. “Far schioccare” le orecchie, stringendo le narici chiuse e soffiando delicatamente il naso, può aiutare a livellare la pressione, aggiungono i medici.
E quello da nuotatore
Trascorrere molto tempo in acqua, può avere la conseguenza di aumentare il tasso di umidità nel condotto uditivo, favorendo lo sviluppo di batteri e funghi. E tentare di assorbire l’acqua con un cotton fiock è quanto di più sbagliato si possa fare, dato che si può graffiare il condotto uditivo, aprendo la via a un’infezione.
Prurito all’interno dell’orecchio e dolore che si intensifica se tiri l’orecchio esterno, sono segnali da non sottovalutare. Allo stesso modo la sensazione di orecchio attappato deve spingerci a ricorrere a un medico per determinare se l’infezione è fungina o batterica, e il tipo di farmaco che può aiutarci.