Uno studio su larga scala pubblicato dai ricercatori della Royal Holloway University di Londra ha riunito i risultati di un decennio di ricerche agrochimiche per confermare che i pesticidi – tutti non solo quelli neonicotinoidi – utilizzati nella protezione delle colture hanno un impatto negativo significativo sulle capacità di apprendimento e memoria delle api. Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Applied Ecology.
Negli studi presi in considerazione dai ricercatori inglesi, le api esposte ai pesticidi hanno dovuto apprendere i profumi floreali: questo test è comunemente usato per misurare l’apprendimento e la memoria nelle api.
La loro ricerca rivela che anche a dosaggi estremamente realistici sul campo, i pesticidi hanno effetti negativi significativi sull’apprendimento e la memoria delle api. Quelle operaie, così, hanno meno probabilità di imparare e memorizzare un profumo gratificante. Le abilità di apprendimento sono una componente vitale della ricerca di cibo nelle api, perché devono ricordare quale tipo di fiori visitare, dove trovarli, quali fiori hanno recentemente prosciugato del nettare e come trovare la via per tornare all’alveare.
Harry Siviter, uno dei ricercatori, ha dichiarato: “I responsabili politici hanno bisogno di informazioni affidabili sull’impatto degli insetticidi sugli impollinatori se vogliono sviluppare una regolamentazione appropriata per una salute delle api sostenibile. I nostri risultati – conclude – evidenziano quindi la necessità che i responsabili politici e i legislatori prendano sempre più in considerazione gli impatti sub-letali di insetticidi su importanti impollinatori come le api”.