Il governo britannico avvia un giro di vite sugli espositori di snack posizionati davanti alle casse dei supermarket. Intanto si comincia con il vietare gli sconti su merendine, caramelle e dolciumi tipo il “2×1” nei pressi delle casse per alimenti ricchi di zucchero, grassi o sale. Dopodiché non è escluso il bando totale. Non si tratta della prima misura anti-obesità: in Gran Bretagna è stata recentemente introdotta anche la tassa sullo zucchero contenuto nelle bibite, che ha spinto i produttori di soft drink a ridurrne la quantità nelle lattine.
Il governo pensa anche di introdurre nuove restrizioni alla pubblicità in tv e online: si pensa, in pratica, a limitare il numero di pubblicità di junk food e cibi ipercalorici mostrate durante i programmi per bambini fino alle ore 21. Nel frattempo l’editore di Channel 4 si è detto contrario anche perché il “bando” costerebbe 4 milioni di sterline l’anno e sposterebbe verso Youtube e Facebook gli investitori pubblicitari.
L’obesità nel Regno Unito è diventata una vera e propria emergenza sociale: secondo i dati Eurostat i bambini inglesi sono i più sovrappeso d’Europa e in base ai dati diffusi dalla Public Health England i ragazzini obesi consumerebbero fino a 500 calorie extra al giorno. “L’eccessivo consumo energetico, combinato con un’attività ridotta, sta avendo un effetto catastrofico sulla salute dei nostri bambini”, ha detto Steve Brine, ministro della Sanità pubblica, aggiungendo che “abbiamo tutti la responsabilità di agire prima di perdere una generazione di giovani”.