Google sa dov’eri alle 23 del 6 febbraio 2015 (ma puoi impedirgli di curiosare)

Facile dire che le compagnie su internet ci spiano. Il punto è che basta approfondire per rimanere stupefatti da fino a che punto aziende come Google o Facebook hanno in mano informazioni riservate e delicate sulla nostra vita privata. Prendiamo l’esempio dell’azienda che è partita nel 1998 come motore di ricerca e oggi possiede il sistema operativo Android e servizi web come YouTube e Gmail: Google. L’azienda invia periodicamente a chi ha attivato (più o meno consapevolmente) il servizio di geolocalizzazione, una mail dall’oggetto “Google Maps Timeline”, in cui fa un resoconto mensile dei luoghi visitati nel mese passato. Può essere simpatico scoprire quanti chilometri abbiamo percorso a piedi a maggio, e quante ore siamo stati chiusi in macchina, i ristoranti che abbiamo visitato o persino la distanza che ci manca per “raggiungere la luna”, ma basta cliccare sul bottone “esplora la tua cronologia” per venire percorsi da una scossa di inquietudine.

Foto, ora, luogo, mezzo

Ad aprirsi è una cartina interattiva di Google maps, con una finestra in alto a sinistra dove si può scorrere un calendario. Se, per esempio, si indica il 23 ottobre del 2017, la pagina mostrerà tutti i percorsi fatti, a che ora del giorno e della notta, (funzione simile a quella dei braccialetti usati dagli amanti del jogging per misurare le loro prestazioni), i luoghi in cui si è sostato (ristoranti, hotel, pub) e le eventuali foto scattate (se memorizzate dal servizio cloud di gmail) e persino il mezzo di locomozione usato. Questo significa due cose: Google sa più cose della vostra vita a partire dal 2009 (o dalla data successiva in cui avete attivato la geolocalizzazione) di quanto voi stessi ne ricordiate, e li userà per darvi i consigli commerciali che ritiene adatti al momento giusto e nel luogo giusto. Due: chiunque che non siate voi entri nella vostra mail, può facilmente controllarvi e scoprire cose che vorreste tenere per voi (dalla vostra fidanzata gelosa fino alle forze dell’ordine).

Come disattivare la geolocalizzazione, tutta o in parte

Fortunatamente, Google mette a disposizione tutti gli strumenti necessari per sottrarsi al suo controllo. Andando per gradi, è possibile mantenere la geolocalizzazione (che offre anche servizi utili, come il meteo localizzato, il luogo dove si è parcheggiato, le ricerche di ristoranti settate geograficamente) senza ricevere però la mail di riassunto. Basta cliccare sul link annulla l’iscrizione in fondo alla mail. Nella pagina che si apre, si può anche ritirare il consenso alla pubblicazione delle foto scattate accanto alla cronologia. Se invece si vuole completamente disattivare la geolocalizzazione, basta entrare nella pagina “Gestione delle attività” nell’area dell’account personale di Google (a cui si accede inserendo username e password gmail), e disattivare la voce “Cronologia delle posizioni”. C’è infine una via di mezzo, nel caso vogliate mantenere questa sorta di “diario virtuale” dei vostri spostamenti ma abbiate intenzione di cancellare un preciso giorno o tragitto (per le ragioni che solo voi sapete). Basta seguire le indicazioni di Google stessa: “Vai alla pagina maps.google.com/locationhistory. Scegli come eliminare la Cronologia delle posizioni:

  • Per data:
    Fai clic su Elimina (rappresentato da un secchio dell’immondizia) a destra della data desiderata.
  • Per singola posizione:
    Seleziona una posizione dall’elenco o dalla mappa. Fai clic su Altro (tre puntini verticali, ndr),
  • ; Rimuovi sosta dal giorno
  • Intera cronologia:
    Fai clic su Impostazioni (rappresentate da un ingranaggio in basso a destra della schermata, ndr); Elimina tutta la Cronologia delle posizioni.