“Caro Salvagente,
Dopo aver inviato una raccomandata per recedere dal contratto per la linea fissa Tim lo scorso 14 marzo, un’operatrice Telecom, dieci giorni dopo, riscontra il contenuto della raccomandata e conferma la correttezza e l’idoneità della richiesta. Eppure, dopo 31 giorni dalla mia richiesta, mi viene disattivata solo la linea telefonica dal contratto Tim Smart Casa, mentre permane attivo l’uso dell’Adsl compreso nel suddetto contratto. Alla mia richiesta all’operatore del 187 della motivazione di tale procedura mi è stato risposto che è nella norma che la disattivazione avvenga in tempi separati nel mio caso appunto prima la disattivazione della linea telefonica e poi la disattivazione dell’Adsl, prevista per il 24 aprile. Ho contestato che contrattualmente mi era stato detto che il recesso del contratto doveva avvenire entro 30 giorni e di rimando mi è stato risposto che trattasi di giorni lavorativi e non solari. Tengo a precisare che dal controllo del mio sito ” My Tim ” alla voce linea risulta tutto ” Attivo ” mentre come già  detto sono senza telefono dal 14-04-2018. Salvagente, vi chiedo se tale procedura è normale oppure se la disattivazione separata linea telefonica/Adsl nasconda qualche manovra per spillare addebiti non dovuti?”
Carmelo Galluccio
Caro Carmelo, abbiamo chiesto a Valentina Masciari, responsabile del servizio utenze di Konsumer Italia, di aiutarci nel suo caso. Ecco cosa ci ha risposto.
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La cessazione del contratto deve avvenire entro 30 giorni dal ricevimento della raccomandata con ricevuta di ritorno, quindi se questa è stata ricevuta da Telecom il 14/03/2018, e questo viene confermato dal timbro apposto sulla cartolina di ritorno, allora il contratto deve cessare entro i 30 giorni da tale data. Relativamente ai 30 giorni di tempo, non è citato da alcuna parte che si tratta di giorni lavorativi, quindi si considerano sempre 30 giorni solari. Credo che molti degli operatori che rispondono al servizio clienti, non conoscano approfonditamente la materia e comunque, c’è sempre anche il dubbio, che vengano indirizzati a dare risposte del genere, per prendere tempo. Consideriamo poi sempre tutto non come caso singolo ma come generalità di casi simili che si possono presentare e quindi sui grandi numeri è evidente gli introiti che si ottengono con giochetti di questo tipo… Inoltre, se si richiede la cessazione dell’intero contratto, questo deve cessare totalmente nella stessa data, no una parte prima e una parte quando si reputa più opportuno farlo. Quando il sig. Galluccio, riceverà la fattura di chiusura, verificherà le date di cessazione del contratto, perché in quelle date cesseranno i canoni : se corrisponderanno ai suoi calcoli, allora pagherà la fattura, altrimenti pagherà solo il dovuto e contesterà la restante parte non giustificata.