Servizi a sovrapprezzo: da Agcom nuove misure (ma il doppio click non funzionerà)

I servizi a sovrapprezzo per i servizi di telefonia mobile non voluti sono una piaga per molti italiani, e il Salvagente ne ha parlato in diverse occasioni, riportato storie di utenti raggirati con attivazioni involontarie di servizi non richiesti. Ora l’Autorità garante delle comunicazioni presenta due soluzioni al problema: il meccanismo del doppio click e un numero unico per verificare e disattivare eventuali brutte sorprese. A nostro giudizio, solo uno dei due è uno strumento efficace.

Le nuove misure

“Lo scorso novembre – scrive Agcom -l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha autorizzato, sulla base di una serie di proposte avanzate dagli operatori di telecomunicazione e dai fornitori di contenuti, l’avvio di una sperimentazione che, da oggi, potrà avvalersi anche della preziosa collaborazione dei consumatori. Scrivendo all’indirizzo mail [email protected], gli utenti potranno infatti far emergere le criticità riscontrate nell’attuazione delle nuove procedure di acquisto proposte dagli operatori e dai content service providers”. Le misure sono: un doppio click dell’utente, in due diverse schermate contenenti informazioni differenti. Il primo è utilizzato per raccogliere il consenso all’addebito del servizio sul conto telefonico dell’utente, il secondo per confermare la richiesta di acquisto; l’introduzione del numero verde di customer care 800.44.22.99 – attivo 24 ore al giorno per 7 giorni alla settimana – attraverso il quale gli utenti, tramite voce guida, sono informati degli abbonamenti a servizi premium attivi sulla propria utenza e possono eventualmente procedere alla loro disattivazione. Dalle 9:00 alle 21:00 è, inoltre, prevista la possibilità di parlare con un operatore.

Sperimentazione

L’Autorità specifica: “La sperimentazione, che dovrà condurre al perfezionamento delle funzioni e della grafica del modello adottato, all’unificazione delle procedure di rimborso e ad una maggiore trasparenza nel processo di acquisto dei servizi attraverso l’invio di messaggi per informare l’utente dell’attivazione, dell’addebito del costo del servizio e delle modalità di disattivazione, è costantemente monitorata da Agcom. Questa fase si concluderà presumibilmente entro la metà del 2018, ufficio comunicazione [email protected] www.agcom.it Tel. 06 – 69644919, permettendo all’Autorità di valutare nel loro complesso le misure volte a superare il fenomeno delle attivazioni inconsapevoli di servizi premium”.

I dubbi dei consumatori

Forse per rendersi conto che il doppio click è uno strumento che funziona poco sarebbe bastato il lungo servizio dedicato ai servizi a sovrapprezzo dal Salvagente lo scorso novembre, in cui perplessità su questo meccanismo arrivavano dall’interno della stessa Authority. Il doppio click, infatti, è facilmente aggirabile dai fornitori di contenuti fraudolenti tramite l’inserimento di pixel nascosti contenenti link all’interno delle pagine web che si visitano col cellulare. Basta cliccare leggermente accanto a link in evidenza per attivare in realtà un secondo consenso che si ha intenzione di dare. A quel punto, dimostrare in seguito che l’ok era involontario è veramente difficile. Così come Il Salvagente e le associazioni dei consumatori hanno proposto più volte, la vera soluzione sarebbe, così come al tempo fu fatto per i numeri telefonici a pagamento (144, 709, ecc ecc), quella di attivare di default una barriera contro i servizi a sovrapprezzo e disattivarla solo su richiesta esplicita dell’utente all’operatore. Oggi invece il procedimento funziona all’inverso, e molto spesso quanti si richiede l’attivazione del barring, è troppo tardi: qualche furbo ha già sottratto soldi grazie al doppio click nascosto. Molto più interessante invece il numero unico per verificare eventuali servizi attivi e disattivarli sul momento. Semplifica le cose ma non risolve il problema principale: il rimborso dei soldi sottratti non è sempre garantito.