Telefonia, l’Agcom chiarisce i dubbi sui rimborsi per le bollette a 28 giorni

BOLLETTE

“Tutti gli utenti che in questo ultimo anno hanno subito gli effetti dell’illegittima cadenza di fatturazione e di rinnovo delle offerte che è rimasta a 28 giorni nonostante l’Autorità con un provvedimento del marzo 2017 avesse detto agli operatori di tornare alla cadenza mensile, hanno diritto ad avere una misura di ripristino degli effetti negativi”. A dirlo è Mario Staderini, responsabile Tutela dei consumatori Agcom, intervenuto in trasmissione a Mi manda Raitre. 

Massimo 23 giorni di sconto

Staderini approfitta dell’occasione per chiarire i dubbi dei consumatori riguarda la recente direttiva dell’Autorità garante per le comunicazioni: la misura di ripristino in questione consiste nel differimento della prima bolletta utile dopo il 5 aprile (data ultima di ritorno alla tariffazione mensile) per un numero pari ai giorni “erosi” durante la tariffazione a 28 giorni, a partire dalla data del 23 giugno 2017. Considerando, i due o tre giorni al mese “sottratti” al consumatore da quella data che corrisponde all’entrata in vigore del provvedimento dell’Agcom citato da Staderini, il numero massimo di giorni di ritardo della bolletta di aprile sarà di 23 giorni. Come a dire che le compagnie si faranno perdonare scontando tre settimane abbondanti di bolletta nel migliore dei casi.

Per i clienti del mobile bisognerà attendere il Tar

“Attenzione, però – chiarisce il responsabile Tutela consumatori di Agcom – questa forma di compensazione vale solo per chi ha un contratto di telefonia fissa e per chi non ha cambiato operatore nel frattempo. Per questi ultimi, infatti, toccherà aspettare la sentenza del Tar prevista per fine ottobre per capire l’entità e la modalità di rimborso”. Per i clienti del mobile, invece, premesso che anche per loro il passaggio alla bolletta mensile entro il 5 aprile è tassativo, non è previsto un rimborso.

I consumatori si dividono

Sui rimborsi tramutati in giorni di ritardo sulla prima fatturazione utile, validi solo per i clienti di Wind-Tre, Vodafone, Tim e Fastweb, si dividono i consumatori: per il presidente Codacons, Carlo Rienzi, “grazie al meccanismo proposto dall’Agcom le compagnie telefoniche non hanno più scusanti”, mentre Massimiliano Dona, presidente Unione nazionale consumatori, avrebbe preferito un rimborso monetario e parla di “Regalo alle compagnie”.