Il focolaio di listeriosi peggiore mai registrato al mondo. È quello che da gennaio 2017 ha ucciso 180 persone in Sudafrica facendo finire in ospedale circa 1.000. Solo ora se ne è scoperta con certezza la causa: una produzione di salsicce prodotta dalla più grande azienda alimentare del paese.
Ad annunciarlo è stato il ministro della Salute di Johannesburg, Aaron Motsoaledi, che ha annunciato il ritiro dai negozi del prodotto, denominato “Polony”, confezionato e distribuito da Tiger Brands e Rcl Foods. Lo stesso dicastero della Salute sudafricano ha raccomandato ai cittadini “di evitare tutte le carni lavorate che vengono vendute come ‘pronte al consumo’”, e che potrebbero essere contaminate.
COS’È LA LISTERIA
La Listeria può essere presente nei prodotti di origine animale, nella carne bovina cruda, nelle salsicce, per l’appunto, nella carne di pollo e nei formaggi. Uno dei mezzi più facili di contagio, però, è la verdura.
Regole di base. Occorre sempre verificare le condizioni (aspetto, colore e consistenza) delle verdure prima di consumarle, lavare accuratamente quelle crude sotto l’acqua corrente prima di mangiarle, tagliarle o cuocerle (anche la frutta pure se verrà sbucciata dovrebbe subire lo stesso trattamento). asciugare i prodotti con un panno pulito o un tovagliolo di carta
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Alimenti come meloni e cetrioli andrebbero trattati con una spazzola pulita.
Carni crude, verdure e cibi cotti e pronti al consumo andrebbero sempre separati.
Quando compaiono i sintomi. Il periodo di incubazione medio è di circa 3 settimane e i sintomi della listeriosi sono simili a quelli dell’influenza.
Il rischio. È maggiore per chi ha il sistema immunitario indebolito da malattie o da farmaci, come il cortisone, che abbattono le difese immunitarie, gli anziani, le donne in gravidanza a cui può provocare l’aborto. Nei casi più gravi si attiva a setticemia e meningite.