“Vantare in etichetta l’assenza di un ingrediente è una forma di pubblicità ingannevole verso i consumatori”. È questo il senso dell’emendamento presentato da due europarlamentari di Forza Italia, Alberto Cirio e Fulvio Martusciello, ed approvato dalla Commissione Affari economici e monetari dell’EuroParlamento. Il provvedimento entro l’estate dovrebbe arrivare all’esame dell’Aula plenaria e, se approvato, trasmesso a Bruxelles per l’omologazione del Regolamento di riferimento.
Un assist alla Ferrero
Ha spiegato Alberto Cirio co-firmatario del provvedimento e membro della Commissione Envi, ambiente, salute e sicurezza alimentare: “Il caso che fa scuola è quello della dicitura ‘senza olio di palma’ diventato un vero e proprio claim commerciale che ha dato vita a numerose campagne pubblicitarie. Il problema è che queste diciture distolgono l’attenzione dal contenuto del prodotto e questo è inaccettabile“.
In molti hanno letto l’emendamento come un assist alla Ferrero che in tutto il mondo è criticata per l’ostinata scelta di continuare ad usare il grasso tropicale nella Nutella nonostante, rassicuri, sia solo di alta qualità e sostenibile.
Un colpo basso per i consumatori
Vietare un’informazione per di più qualificante vuol dire semplicemente andare contro gli interessi dei consumatori che, come ogni indagine demoscopica conferma, chiedono più trasparenza e più informazioni in etichetta e non meno.