“Italia, con tristezza dobbiamo dirti arrivederci”, è il titolo della mail inviata dall’azienda di Hong Kong, che spiega: “Dopo un caloroso benvenuto, abbiamo da subito compreso che la nostra passione era condivisa dalla maggior parte di voi”. Gobee racconta di aver dovuto “affrontare una serie di ostacoli”, ma soprattutto: “Nelle ultime settimane i danni alla nostra flotta hanno raggiunto limiti che non possiamo più contenere con le nostre forze e con le nostre risorse”, “Durante i mesi di dicembre e gennaio, le nostre biciclette sono diventate il bersaglio di sistematici atti di vandalismo, trasformandosi così in oggetti da distruggere per puro divertimento. Mediamente, il 60% della nostra flotta europea ha subito danneggiamenti, vandalismi o è stato oggetto di fenomeni di privatizzazione”.
Partiti i rimborsi
La nota continua così: “Per questi motivi non c’è stata nessun’altra opzione se non procedere al termine del servizio a livello nazionale e continentale”. Agli iscritti è stata già rimborsata  la cauzione di 15 euro e il credito caricato sull’account dell’azienda, per utilizzare il servizio.
La polemica di Firenze
Come riporta Repubblica, secondo il Comune di Firenze, però, i problemi che hanno portato all’abbandono non riguardano solo gli atti di vandalismo: “Gobee bike ha avuto problemi di gestione complessiva, che non riguardano principalmente Firenze – ha detto l‘assessore alla smart city Giovanni Bettarini – Anche i fenomeni di vandalismo a Firenze sono stati molto ridotti rispetto ad altre città . Dobbiamo essere orgogliosi di questo. Andiamo avanti e con gli uffici sceglieremo il prossimo operatore in base alle domande che sono state presentate nell’ambito del bando”. Al momento, però, resta l’amaro in bocca per un’opzione in più che sfuma per gli amanti della mobilità verde.
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