Un cacao modificato geneticamente in grado di resistere ad alcune malattie incurabili che possono infestare le piante? Non è fantascienza. Potrebbe presto diventare realtà. Una squadra di ricercatori dell’Università della California sta lavorando per modificare geneticamente le piante di cacao: la ricerca è finanziata da Mars, la multinazionale statunitense di dolciumi (tra cui M&M’s, Twix e Snickers).
A fare paura alla multinazionale del cioccolato sono i cambiamenti climatici che da qui al 2050 potrebbero interessare la Costa d’Avorio e il Ghana, i due paesi dell’Africa centro-occidentale dove viene principalmente coltivato il cacao. Perché le piante di cacao crescano servono un terreno ricco di azoto, un’alta umidità e molta pioggia. Secondo gli scienziati il clima di queste regioni potrebbe cambiare molto da oggi al 2050 con il riscaldamento globale: le temperature potrebbero alzarsi, l’umidità potrebbe diminuire e queste condizioni potrebbero favorire alcune malattie del cacao, tra cui quella causata dal fungo Moniliophthora perniciosa – e chiamata “scopa delle streghe” in Brasile – e quella dovuta al fungo Moniliophthora roreri.
Meglio correre ai ripari, allora. La ricerca dell’Università della California dovrebbe creare delle nuove versioni del cacao più resistenti: è il primo tentativo di usare sul cacao la tecnica CRISPR (permette di “copincollare” segmenti di Dna di un organismo in un altro) che però è già stata usata su altre piante, ad esempio per cambiare il colore di un fiore e per rendere le foglie di vite resistenti a un tipo di fungo.