Liberalizzazioni selvagge: il governo cancella il titolo di erborista?

Il titolo di erborista, faticosamente guadagnato dopo anni di studio? Dall’oggi al domani potrebbe non valere più nulla, almeno a giudicare dall’allarme suscitato dalla bozza di decreto presentato dopo Natale dal governo.

“Un pasticcio legislativo gravissimo, che cancella improvvisamente, dopo 90 anni di storia, la figura di erborista. Non solo mettendo a rischio un settore che conta circa 6mila imprese, ma rendendo di fatto carta straccia la laurea in Erboristeria, attualmente frequentata da migliaia di studenti in tutta Italia che potrebbero essere messi ‘fuori corso’ per legge”. È la protesta di Unerbe Confesercenti contro il decreto legislativo della presidenza del Consiglio dei ministri, che ha predisposto l’abrogazione della legge del 1931 sulla ‘Disciplina della coltivazione, raccolta e commercio delle piante officinali’, il testo che istituisce la figura professionale dell’erborista in Italia.

Un allarme che non è solo l’associazione di Confesercenti a lanciare. La Federazione erboristi italiani di Confcommercio non è da meno: “Anni di studio per conseguire le Lauree in Scienze e Tecniche Erboristiche e tanti soldi buttati al vento. Il governo deve rimediare” è l’appello dell’associazione.

Che aggiunge: “Eliminando l’erborista la strada sarà quella della totale despecializzazione del settore erboristico italiano anche a livello delle attività commerciali di erboristeria, provocando l’ingresso di soggetti assolutamente non qualificati con gravi ripercussioni commerciali e soprattutto per la sicurezza dei consumatori”.