Se la decisione di far pagare alcuni centesimi i sacchetti biodegradabili dell’ortofrutta ha scatenato enormi polemiche sui social, e ilarità per la gaffe del Pd sugli inesistenti costi massimi, dalle farmacie arrivano segnalazioni che non mancheranno di smuovere ulteriore indignazione. La nuova normativa entrata in vigore dal 1 gennaio, infatti, prevede non solo l’obbligo di adottare shopper biodegradabili al supermercato, ma anche nelle farmacie, appunto. E, a quanto risulta dalle prime segnalazioni, i farmacisti non ci stanno andando piano.
“Ho pagato 20 centesimi una busta”
Il nostro lettore Mauro L., di Roma, racconta: “Sono entrato in farmacia, ho chiesto il farmaco che mi serviva e al momento di pagare il farmacista mi ha avvertito che con la nuova legge il sacchetto sarebbe stato a pagamento. Sono rimasto sorpreso, anche in considerazione delle minuscole dimensioni della bustina, quando mi ha detto che costava 10 centesimi”. In effetti, considerando che nei supermercati le bustine biodegradabili costano in genere 1-2 centesimi, parliamo di sacchetti venduti a un prezzo superiore di 5-10 volte. Perché mai? Se lo chiede Anche Arturo Di Folco, che su Facebook scrive: “A me è successo stamattina in farmacia ma ho preteso lo scorporo del balzello e non ho voluto il sacchetto! Me l’hanno dato in automatico e poi mi hanno detto che andava pagato!” Nel suo caso, la somma era addirittura di 20 centesimi, come dimostra la foto fatta dallo stesso. Una differenza rispetto ai supermercati che appare ingiustificata e scatena il sospetto di speculazione.