L‘Ivass, l‘Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, ha avviato la consultazione sul regolamento riguardante gli sconti obbligatori nella rc auto, introdotti dall‘ultima legge sulla concorrenza. Questa non fissava già l’entità degli sconti obbligatori ma si limitava a dire che devono essere “significativi”. A prevedere il “quantum” deve essere l’Ivass che adesso ha fatto il primo passo: adesso ci sono 45 giorni in cui l’Istituto deve ricevere le valutazioni allo schema di regolamento e poi passerà alla sua emanazione.
Chi ha diritto agli sconti
Le nuove regole sono rivolte in primo luogo agli “assicurati che accettano di installare sul veicolo la ”scatola nera“ o il dispositivo che impedisce l‘avvio del motore in caso di elevato tasso alcolemico del guidatore, o l‘ispezione preventiva del veicolo” da parte dell‘assicurazione, si legge nella nota dell‘Ivass. In secondo luogo, le imprese di assicurazione dovranno applicare sconti significativi agli automobilisti ”virtuosi che non hanno provocato sinistri negli ultimi quattro anni, che risiedono in province con un elevato tasso di sinistrosità e che installano la “scatola nera”.
Scopo dell’Istitito è quello di assicurare che gli sconti siano correlati alla effettiva riduzione del rischio per le imprese nel caso di utilizzo della “scatola nera” o di dispositivi alcolock nonché di preventiva ispezione del veicolo. Infine, l’Ivass auspica che gli sconti favoriscano la progressiva riduzione delle differenze sul territorio nazionale dei premi applicati dalle imprese agli assicurati “virtuosi”, a parità di condizioni soggettive dei rischi assicurati.
Premuti: avrei preferito ritorno alla mutualità
“Sconti per tutti e per tutti i gusti” commenta Fabrizio Premuti, presidente di Konsumer Italia che aggiunge: “Introdurre sconti, per ora non determinati, è comunque un incentivo prezioso, dalla lettura della proposta di regolamento possiamo verificare che gli attuari di Ivass stanno partorendo un sistema difficilmente confutabile il cui risultato dovrebbe andare nella giusta direzione”. Certo – continua il Presidente – avrei preferito il ritorno alla mutualità piuttosto che un sistema comunque imperfetto che all’applicazione degli sconti farà comunque corrispondere un innalzamento delle tariffe per i meno virtuosi, il lenzuolo del fabbisogno è sempre lo stesso, se tirato da una parte scopre l’altra.
Questo tipo di provvedimenti – spiega ancora Premuti – sicuramente utili anche ai fini di una maggiore responsabilizzazione degli assicurati, funzionerebbero meglio in presenza di una Bad Company, altro inglesismo di vecchia conoscenza, molto utilizzata in europa ed estremamente funzionale ad evitare picchi tariffari che oggi ci costringono a ricorrere a sconti.
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Resta il nodo dei dati sensibili – conclude Premuti – il regolamento va sul valore della parola significativo, ma in cambio di che? I dati sono criptati? L’assicurato può liberamente stabilire quali dati cedere all’impresa? Qualcuno saprà modulare lo sconto in considerazione dei dati ceduti? Qui la frittata l’ha fatta il legislatore, così sembra quasi che lo sconto lo otterrò solo se concederò tutti i dati e non solo quelli relativi al crash, una differenza da poco? Proprio non credo.