Non è andata proprio giù a molti la decisione europea di concedere l’autorizzazione per altri 5 anni al glifosato. Pur se immaginabile, dopo le incredibili affermazioni del commissario alla salute Vytenis Andriukaitis che aveva detto “Il glifosato non vincerà mai un concorso di bellezza ma serve”
E le reazioni sono molte.
«Il voto odierno è un regalo alle multinazionali agrochimiche, a scapito di salute e ambiente. Bene comunque il voto contrario dell’Italia che ha dimostrato nuovamente di dare priorità alla tutela delle persone, e non al fatturato di chi produce e commercia il glifosato».
Allo stato attuale, conclude Greenpeace, nessuno può affermare con certezza che il glifosato sia sicuro, specie dopo le rivelazioni che stanno continuando a emergere grazie ai cosiddetti “Monsanto Papers” e lo scandalo del “copia-incolla”, relativo a parti del rapporto dell’EFSA sui rischi dell’uso del glifosato copiate dalla richiesta di rinnovo dell’autorizzazione di Monsanto.
“Vota a favore anche Germania, in attesa di responso sulla fusione Bayer-Monsanto: almeno altri 5 anni di farmaci e pesticidi a braccetto!” ha twittato Piernicola Pedicini, europarlamentare 5Stelle che si è speso molto in questa lunga battaglia europea.
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“È morto il principio di precauzione” chiude lapidario José Bové leader ambientalista. Noi speriamo di no, ma vista questa storia c’è poco di cui essere ottimisti.