Caro Salvagente, vi seguo con attenzione e gradirei sapere se ci sono aggiornamenti relativamente al medicinale Denosumab e dove poterli reperire. Qualche anno fa avevato scritto che in Francia quel farmaco era sconsigliato…
Grazie e siete grandi
Lettera firmata
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Cara lettrice, innanzitutto grazie a lei per i complimenti. Il Denusomab, lo ricordiamo, commercializzato con i nomi Prolia e Xgeva è un farmaco per la cura dell’oseoporosi post-menopausa, artride reumatoide e metastasi ossee e altre patologie.
Il farmaco è inserito nella lista che ogni anno pubblica la rivista Prescrire sui medicinali che fanno più male che bene. In particolare, nell’edizione 2017 il gruppo di medici indipendenti scrive: “Denosumab dosato a 60 mg (Prolia) ha efficacia modesta nella prevenzione delle fratture e non ha alcuna efficacia clinica dimostrata nel prevenire la “perdita di massa ossea” nei pazienti affetti da cancro alla prostata. Tra gli effetti indesiderati, mal di schiena, dolori muscolo-scheletrici e infezioni più gravi come la endocardite”. La rivista indica anche delle alternative, ovvero i medicinali a base di acido alendronico (Fosamax e altri) o raloxifene (Evista e altri) per un migliore rapporto rischi-benefici