Carne scadente spacciata per tagli pregiati; date di scadenza allungate nel tempo e carni congelate e  scongelate più volte. Sono queste alcune delle condotte che la procura di Pistoia ha accertato all’azienda Alessio Carni di Monsummano Terme (Pt): questi alimenti rifornivano mense di scuole e ospedali del centro e del nord Italia e in 13 caserme dell’Esercito e dell’aeronautica militare, di cui due all’estero.
Le indagini hanno interessato tutto il territorio nazionale e in particolare Toscana, Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna. Sequestrata nel corso dell’inchiesta denominata “Malacarne”, partita nel gennaio 2016, mezza tonnellata di carne non conforme. In particolare è stata accertata la fornitura di carni:
- con tagli anatomici qualitativamente inferiori rispetto a quelli ordinati dalle stazioni appaltanti;
- con data di scadenza, anche per carni suine, bovine e salumi, prolungata rispetto a quella originaria immessa dalla ditta produttrice, sottoponendo così l’alimento a pericoli sanitari;
- sottoposte a diversi e continui processi di congelamento e scongelamento, in relazione alle esigenze della propria azienda;
- già respinte da altre stazioni appaltanti in quanto non conformi (es. carne respinta al mittente poiché esalante cattivo odore e destinata poi, previa illecita lavorazione, ad altra stazione appaltante);
- materialmente diverse da quelle ordinate ed indicate nel DDT di consegna (es. materiale consegna di pollo indicato come tacchino nel documento di trasporto).
Per queste ragioni sono stati disposti gli arresti domiciliari per quattro responsabili dell’azienda pistoiese e per il commercialista della società mentre altre 19 persone sono indagate.
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