Capsule, cialde o moka? Tre filosofie di caffè a confronto

Chiudiamo la trilogia dei miti alimentari sul caffè con una puntata interamente dedicata alle cialde e alle capsule, vere protagoniste di un’evoluzione dei consumi che sta cambiando il nostro modo di sorseggiare la tonica bevanda in casa.

Dal punto di vista ecologico capsule e cialde per me pari sono…

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FALSO Le capsule e le cialde sono del tutto differenti sia come idea progettuale che come materiali utilizzati. Le capsule sono costruite con materiale plastico e alluminio contenenti una dose di polvere di caffè macinato pari a 5-7 grammi; in qualche caso coesistono sia alluminio che plastica. La maggior parte delle diverse capsule sono accomunate dalla difficoltà di essere riciclate perchè seppure sono costruite in sola plastica o in solo alluminio, il residuo di caffè che contengono alla fine del loro utilizzo non permette di differenziarle in maniera ottimale se non ricorrendo al grande cestone dell’indifferenziata. Ultimamente con l’arrivo sul mercato della plastica biodegradabile le capsule esaurite si possono riciclare nell’umido con meno problemi. Nel caso delle cialde la cosa si rivela più semplice. Si parla di polvere di caffè pressata tra due fogli di carta porosi, per cui nel caso delle cialde è facile comprendere per tutti che dopo il loro utilizzo possono essere facilmente differenziate nell’umido o nel compostabile.

E le capsule compostabili possono essere la soluzione?

Vero. Le capsule compostabili sono ancora una percentuale minima del totale per cui il rischio di impattare sull’ambiente con circa 3 grammi di alluminio o di plastica è molto serio, ma non tutti adottano questo tipo di materiale per cui l’animus ecologico non trova facile pacificazione nel cambiare tipo di capsula. Si può dire che le comodità offerte dall’uso di una capsula o di una cialda rispetto alla semplice moka sono molto evidenti specie in una società dove il rito sociale di preparazione del caffè si è trasformato in un semplice bere una bevanda nervina, zuccherata e calda dove e quando si vuole.

Il vantaggio di usare le capsule rispetto alle cialde è quello avere un buon caffè pieno di aromi

VERO/FALSO Le capsule per come sono state ideate e costruite hanno il vantaggio di conservare meglio il tesoro di aromi e di profumi che il caffè contiene e di cui andiamo alla ricerca per il nostro piacere. Le cialde sono invece prodotte come detto con della carta che è per sua natura porosa per cui può risentire dell’eccessiva umidità oppure del calore o anche del tempo di conservazione. Tutto ciò conduce quasi sempre alla riduzione delle loro performances sensoriali. Probabilmente i caffè proposti in cialda, nonostante siano prodottI in confezioni monouso e sigillate, non permettono di conservare il caffè per lo stesso periodo di tempo con cui si conservano invece le capsule di caffè. Queste ultime sembrano, anche per i colori e le forme utilizzate, rappresentare un vero e proprio scrigno dove aromi, gusto e sapori del caffè sono protetti dal tempo e permettono una conservazione più lunga e certamente migliore a fronte però di un costo mediamente maggiore rispetto alle cialde.

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Il caffè in capsule è di qualità migliore rispetto a quello ottenuto con le cialde

FALSO Il caffè è una bevanda che ha sulle sue “spalle” una enorme responsabilità sensoriale verso chi lo consuma comparabile forse solo a quella del vino. Si sceglie una miscela, un caffè o un momento perchè proprio quel caffè risponde a tutti i nostri desideri di piacere ludico, di ricordi, di voglia di socializzare e non vi è margine di contrattazione per accettare in cambio un caffè peggiore. Sia la cialda che la capsula danno dei caffè comparabili, di qualità ottima e questo perché il mercato di questi prodotti è oggi cresciuto moltissimo ed è rivolto ad acquirenti più esigenti. Le differenze che si possono apprezzare fra capsula e cialda sono molto spesso solo personali. Ambedue i modi di prepararsi un caffè velocemente, senza sporcare troppo e senza sporcarsi le mani, sono equivalenti e il loro successo conferma indirettamente che il caffè prodotto è ottimo. La scelta fra cialda e capsula può essere collegata solo alla nostra sfera personale di piacere e alla comodità di utilizzo e forse, ai costi leggermente differenti. Anche l’ultima barriera, che differenziava capsule e cialde rispetto alla frazione compostabile, è venuta meno per cui si può scegliere il caffè per soddisfare il nostro piacere senza remore ecologiche eccessive.

Ho scelto di usare le capsule e se non mi piace il caffè farò in fretta a cambiare marca

FALSO Nel caso del caffè in cialde è più semplice che si possa cambiare marca di caffè e quindi gusto; questo perché le cialde sono più adattabili alle varie macchine automatiche oggi presenti sul mercato. Si tratta in fin dei conti di un “sandwich” di caffè fra due fogli di carta e questa semplicità di costruzione rende possibile cambiare in “corsa” il tipo di cialda senza per questo dovere cambiare la macchina. Per le capsule non sempre è così facile, perché la forma, le caratteristiche del materiale rendono il cambio di capsule, senza cambiare la macchina, un po’ più complesso.

Non c’è partita con la moka: le capsule hanno solo vantaggi

FALSO Dal punto di vista della sicurezza un caffè in capsula, secondo gli da studi fatti presso Endocrinologia dell’Università di Padova, pare presenti degli ftalati che nel caso di forti consumatori potrebbe essere un contributo al rischio complessivo di esposizione a queste sostanze che interferiscono a livello ormonale. Inoltre, il passaggio di acqua bollente attraverso la plastica e l’alluminio potrebbe involontariamente trascinare delle sostanze che normalmente nel caffè fatto con la moka non sono presenti. Si può anche aggiungere che una capsula o una cialda “nasconde” la polvere di caffè ai nostri occhi e ai nostri sensi per cui nel caso di frodi, ad esempio l’uso di semi diversi dal caffè come l’orzo o anche solo prodotti più scadenti, sarebbe meno smascherabile se non al momento dell’assaggio della bevanda. Infine, ogni rito, e prepararsi il caffè con la moka è da considerarsi un vero rito, prevede dei passaggi cerimoniali che fanno parte della preparazione al dono della natura che è il caffè. Capsule e cialde sono come il Bignami di una cerimonia, dove l’officiante guardando solo il traguardo finale non segue il pensiero di Madre Teresa di Calcutta ovvero “che la felicità è un percorso, non una destinazione”.