Bonus pendolari, taglio dell’abbonamento fino a 250 euro

Nella rosa dei bonus varati dal governo (bonus energia, bonus verde, bonus Irpef per gli statali) nella legge di Bilancio spunta anche quello per il trasporto pubblico locale, treno, bus, tram e metro.

Detrazione del 19%

Nello specifico si tratta del ritorno delle “agevolazioni fiscali sugli abbonamenti al trasporto pubblico“, inserite dal ministro dei Trasporti Graziano Delrio nel quarto articolo della legge “Finanziaria”. In particolare, si modifica il testo unico sulle imposte inserendo la possibilità di detrarre  il 19% del costo degli abbonamenti trasporti pubblici locali, regionali e interregionali fino a un massimo di 250 euro. “La detrazione – scrive Repubblica.it – si estende al datore di lavoro, che potrà farla valere nel caso sostenga le spese per i mezzi pubblici per conto dei dipendenti o dei loro familiari, oppure preveda forme di rimborso nei loro confronti”.

Critica Assoutenti: “I beneficiari non siano discriminati”

Assoutenti pur plaudendo al ripristino delle agevolazioni fiscali critica il massimaletroppo basso per chi “costretto, ad esempio, a spostarsi con l’Alta Velocità” e per questo andrebbe “innalzato” – rilancia chiedendo che il bonus sia utilizzabile effettivamente “da tutti i lavoratori“.

“Chiediamo – scrive in una nota Assoutenti – al ministro Delrio, al governo e al Parlamento che queste misure siano fruibili dalla platea più estesa possibile dei lavoratori e degli studenti, non discriminando né chi non può contare su datori di lavoro che eroghino o rimborsino gli importi relativi agli abbonamenti per i mezzi di trasporto necessari a raggiungere il posto di lavoro, né chi è costretto a spostamenti a medio-lungo raggio non potendo contare su una adeguata offerta di lavoro in zone limitrofe alla propria residenza”.