L’aspartame contenuto nelle bibite light di Coca-Cola, PepsiCo e Dr Pepper fanno ingrassare piuttosto che dimagrire. L’accusa è contenuta in tre distinte class action avviate negli Stati Uniti nei confronti dei tre più grandi gruppi produttori di bevande gasate. La denuncia è chiara: la strategia di marketing adottata dalle aziende induce i consumatori a pensare che le bibite light li aiuteranno a perdere peso o a mantenerlo stabile, senza il supporto di alcun studio scientifico. Le cause si incentrano in particolare sull’uso di aspartame nelle bibite in questione, la cui sicurezza è da tempo in dubbio, e sostengono che le pubblicità sono ‘fuorvianti e illegali’. Una portavoce della Coca-Cola ha già bollato le denunce come “senza alcun merito“. Ma secondo l’avvocato Abraham Melamed, “siamo invece di fronte a una delle truffe ai consumatori più gravi degli ultimi 50 anni, che va fermata”.
In particolare, Coca-Cola ha dichiarato in una nota che “si tratta di una causa frivola contro la quale si batterà con forza“. Dello stesso tenore la difesa di Dr Pepper secondo cui “esistono studi che  dimostrano la capacità dei dolcificanti nella perdita di peso”. Nessun commento da parte di PepsiCo che ha smesso di utilizzare aspartame nella sua bevanda dal 2015, sostituendolo con un altro dolcificante artificiale, il sucralosio. Peccato che lo scorso anno è stata costretta a reintrodurre l’aspartame tra i suoi ingredienti dopo che le vendite di soda diet sono diminuite.