300 euro non sono poche, se poi devono essere pagati per far valere un diritto, pesano ancora di più. Eppure è quello che sta capitando agli italiani che si sono rivolti alla motorizzazione per cambiare le targhe delle loro auto deteriorate e diventate illeggibili per difetti di fabbricazione. A segnalarlo è Fabrizio Premuti,  presidente dell’Associazione dei consumatori Konsumer Italia, che parla per conto di “tutti quei cittadini che tra il 2007 ed il 2008 acquistando l’auto si son visti rifilare dal Poligrafico una partita di targhe soggette a deteriorarsi a distanza di pochi anni. Caso mai accaduto in precedenza neanche con le vecchissime targhe nere con scritte bianche. Malgrado una circolare della motorizzazione in cui si chiariva che queste targhe dovevano essere sostituite senza oneri aggiuntivi a carico dei cittadini, il poligrafico risponde che essendo scaduta la garanzia i veicoli dovranno essere di nuovo immatricolati”.
Costi pesanti
I costi per l’immatricolazione di un’auto, tra spettanze dell’Aci, imposta di bollo per l’iscrizione al pubblico registro automobilistico, imposta di trascrizione, e costo della targa, si aggirano attorno ai 300 euro. Alla partita di targhe stampate tra il 2007 e il 2008 con una resa non adeguata, anche la trasmissione Report aveva dedicato un’inchiesta.
L’interrogazione del M5S
Sulla questione è intervenuta con un’interpellanza parlamentare la deputata del Movimento 5 stelle Arianna Spessotto, che spiega: “Esiste una apposita Circolare del Ministero dei Trasporti sulle targhe scolorite, la n. 1098/MOT6 del 1992, che prevede la sostituzione gratuitada parte del Poligrafico dello Stato delle targhe di immatricolazione risultate deteriorate, nel caso in cui siano accertati vizi, difetti o errori del processo di fabbricazione o dei materiali impiegati per le stesse targhe, ma senza nessun riferimento a dei presunti termini di garanzia. Ci sembra assurdo che le targhe non vengano sostituite, dato che il deterioramento è dovuto ad un difetto di fabbrica!”. Eppure, nonostante la denuncia di Konsumer, la motorizzazione di Modena, dopo aver sentito il Poligrafico e la Zecca di Stato, ha rigettato la richiesta sostenendo la targa non fosse più in garanzia.
La deputata cinquestelle ha contattato anche il vertice della Motorizzazione per avere una risposta, ma non ha avuto ancora risposta ne da loro ne dal Ministro dei trasporti Delrio.
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