Cosa si nasconde dietro al profumo di incenso?

Fanno atmosfera e rendono accogliente qualsiasi angolo domestico ma “sporcano” la qualità dell’aria. Tra incensi, candele e lampade brucia essenze abbiamo un’ampia scelta di rimedi per profumare la casa. Ma ci siamo mai chiesti se e quanto fanno male le sostanze che sprigionano? A rispondere alla nostra domanda ci ha pensato l’Agenzia per l’ambiente francese, Ademe, che ha studiato il tipo di sostanze emesse e la loro quantità scoprendo che, tra i vari prodotti, i più deleteri sono i bastoncini di incenso. Non solo per l’elevata tossicità degli elementi.

I bastoncini di incenso

Per l’incenso, la lista di sostanze che si attivano alla sua accensione è lunga: benzene, toluene, formaldeide, etilbenzene, sturene, acetaldeide. E anche particolari concentrazioni di idrocarburi aromatici policiclici. Tra queste, la formaldeide è la più pericolosa. Da lungo tempo, infatti, sono noti gli effetti tossici della formaldeide, presenti già a basse dosi. Sulla base di studi epidemiologici condotti su lavoratori addetti alla sintesi di formaldeide, la Iarc (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro), nel mese di giugno 2004 ha classificato la formaldeide nel gruppo 1 dei cancerogeni, cioè nei cancerogeni certi per l’uomo per inalazione e sospetta per ingestione. Nonostante queste certezze, la formaldeide presente ovunque: è un inquinante così detto ubiquitario, lo si trova cioè praticamente dappertutto. Queste particelle inquinanti sono particolarmente concentrate durante la combustione, ma la loro presenza nell’aria perdura per oltre un’ora dopo che l’incenso si è consumato.

Le candele

Meglio – si fa per dire – le candele. Emettono sostanze inquinanti in concentrazione minore, ma non si possono considerare innocue. In particolare, la combustione di queste libera nell’aria ‘solo’ formaldeide, acetaldeide e toluene in alte concentrazioni. E’ stato rilevato anche l’ossido di azoto in quantità più elevate. E i brucia essenze? Le lampade brucia essenze profumate sembrano avere un impatto sulla salubrità dell’aria più moderato. Emanano tuttavia acetone e ossido di azoto.

Che fare?

L’Agenzia non ha dubbi sulla necessità, innanzitutto, di rafforzare le informazioni ai consumatori sui rischi potenziali, le buone pratiche di utilizzo, il livello di emissione dei prodotti e la suscettibilità di alcune categoria di persone come le donne in gravidanza e i bambini piccoli.  Poi, continua l’agenzia, ci sarebbe bisogno di una regolamentazione del mercato e bandire incenso e candele con più alte emissioni e, infine, aumentare la conoscenza presso i consumatori degli effetti negativi delle sostanze.